Come Funziona il reddito di Cittadinanza: Requisiti

Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sul reddito di cittadinanza, di cui si discute molto nell’ultimo periodo. Vediamo come funziona e a chi è rivolta questa misura volta a combattere la povertà in Italia. I requisiti necessari per poter incassare l’assegno rivolto ai cittadini italiani.

Cos’è e come funziona il reddito di Cittadinanza

Indice degli argomenti:

Da qualche mese si sente spesso parlare del reddito di cittadinanza. Questa è infatti la misura che il nuovo governo è intenzionato ad inserire nella nuova Legge di Bilancio targata 2019. Per valutare se si tratta di una soluzione valida o meno è bene avere chiaro cos’è e come funziona il reddito di cittadinanza. Si tratta di una forma di reddito che viene erogata mensilmente ai cittadini residenti in un Paese, nel nostro caso in Italia. Dunque può essere considerato a tutti gli effetti una forma di stipendio o di pensione. Come da definizione di questa forma di aiuto alla popolazione, il reddito di cittadinanza è rivolto a tutti i cittadini, senza distinzioni per attività lavorativa svolta ed anche a disoccupati e pensionati. In quest’ultimo caso si parla di pensione di cittadinanza, anche se si tratta dello stesso aiuto economico.

In base alla definizione che abbiamo appena dato potrebbe sembrare che tutti possono ricevere l’assegno riservato ai cittadini italiani. Ovviamente non è così, visto che altrimenti significherebbe che il governo vuole regalare soldi a chiunque. Per poter ricevere il reddito di cittadinanza previsto dalla Legge di Bilancio 2019 è necessario possedere determinati requisiti. Tali requisiti li analizzeremo meglio nei prossimi paragrafi, in modo da vedere nel dettaglio chi può ottenere l’assegno che gli spetta. In generale comunque questa forma di reddito è rivolta a tutti coloro che ne hanno effettivamente bisogno. Come si determina chi ha bisogno del reddito di cittadinanza? Per fare ciò viene considerata la soglia di povertà stimata dall’Istat sulla base del costo della vita. Come sappiamo tale costo è in continuo aumento, e la soglia di riferimento è attualmente fissata a 780 euro.

In base a questa analisi si può affermare che tutti coloro che percepiscono un reddito inferiore ai 780 euro si trovano in condizioni di povertà e dunque hanno bisogno di un aiuto economico. È proprio a questa categoria di cittadini residenti in Italia che si rivolge il reddito di cittadinanza. Dunque se un lavoratore dipendente percepisce un reddito da lavoro inferiore alla soglia di povertà stabilità dall’Istat potrà ricevere il reddito di cittadinanza. Allo stesso modo i pensionati che percepiscono una pensione inferiore ai 780 euro potranno ricevere il nuovo reddito. Infine il reddito di cittadinanza si rivolge a tutti i cittadini italiani che siano disoccupati o inoccupati. Dunque saranno moltissimi gli italiani che potranno ricevere l’assegno che gli spetta per poter percepire un reddito che gli permetta di non vivere nella povertà.

È bene specificare comunque che non si tratta di un importo che viene regalato ai cittadini, visto che l’obiettivo primario del Governo è quello di combattere la disoccupazione tramite un percorso di inserimento nel mondo del lavoro. Qual è l’importo del reddito di cittadinanza? Questo varia in base al cittadino al quale viene versato l’assegno. Come abbiamo già detto infatti l’idea è quella di portare i cittadini italiani al di sopra della soglia di povertà. Dunque l’importo erogato tramite il reddito di cittadinanza sarà pari alla differenza tra i 780 euro ed il reddito percepito. Questo significa che ad esempio per i disoccupati e per gli inoccupati il reddito sarà proprio pari a 780 euro. Nel caso invece dei lavoratori l’importo percepito sarà inferiore, quindi ad esempio se un dipendente percepisce 500 euro riceverà un reddito di cittadinanza pari a 280 euro. La stessa cosa vale per i pensionati con pensione sotto la soglia di povertà.

Chi può ottenere il reddito di Cittadinanza in Italia: Requisiti richiesti e come mantenerlo

Dopo aver visto le caratteristiche generali del reddito di cittadinanza, è importante definire con precisione chi può accedere a questo assegno mensile. Quali sono i requisiti richiesti? Innanzitutto, si tratta ovviamente di una forma di aiuto economico rivolta esclusivamente ai maggiorenni, dunque è necessario avere più di 18 anni. I primi che possono accedere al reddito di cittadinanza sono i disoccupati ed inoccupati, che come abbiamo già detto percepiranno 780 euro mensili. Ma anche i lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi possono aver accesso al reddito di cittadinanza. Tra i requisiti che ci permetteranno di ricevere il reddito di cittadinanza a partire da marzo 2019 c’è quello di avere un reddito da lavoro inferiore alla soglia di povertà definita dall’Istat per l’Italia, che è proprio pari a 780 euro. Infine, per quanto riguarda i pensionati, tutti coloro che percepiscano una pensione inferiore alla soglia appena definita avranno diritto ad un reddito ulteriore. Sia per i lavoratori che per i pensionati il reddito di cittadinanza sarà pari a 780 euro meno il reddito mensile attualmente percepito.

Un aspetto particolarmente importante dei requisiti richiesti è come dimostrare il reddito mensile percepito. Da questo punto di vista sarà necessario un controllo da parte delle autorità al fine di evitare che i soliti “furbetti” possano ricevere il reddito di cittadinanza pur non avendone il diritto. In particolare verrà preso in considerazione l’indicatore di reddito Isee, che considera la somma dei redditi percepiti e del 20% dei patrimoni immobiliari e immobiliari di proprietà dei componenti del nucleo familiare. Tale importo verrà suddiviso per un parametro che dipende dal numero di componenti del nucleo familiare. Per ottenere il reddito di cittadinanza, il valore Isee deve essere al di sotto del limite pari a 7-8 mila euro. Per informazioni più precise bisognerà aspettare ancora qualche mese, considerando che il reddito di cittadinanza entrerà in vigore a marzo del prossimo anno.

È stato inoltre definito un limite massimo di durata per ricevere questo aiuto economico. Il reddito di cittadinanza può essere percepito fino a 3 anni. L’auspicio è che in questi anni il cittadino sia riuscito a trovare un lavoro stabile che possa mantenerlo al di sopra della soglia di povertà. Come mantenere il reddito di cittadinanza? Innanzitutto per poterlo ottenere è necessario iscriversi al Centro per l’impiego e rendersi subito disponibile per lavorare. Inoltre si deve ricercare attivamente un posto di lavoro, per almeno 2 ore al giorno, ed essere disponibile per progetti utili alla collettività per almeno 8 ore alla settimana. Inoltre saranno previsti percorsi di formazione professionale che permetteranno di ottenere una qualifica utile per entrare nel mondo del lavoro. Per mantenere il proprio reddito di cittadinanza sarà necessario frequentare tali corsi. Infine, è necessario che il cittadino accetti uno dei primi 3 lavori che gli verranno proposti. Per concludere il discorso relativo ai requisiti richiesti è bene specificare che non saranno soltanto gli italiani a poter usufruire del reddito di cittadinanza studiato dal nuovo governo. Ad averne accesso saranno anche tutti i cittadini stranieri che siano residenti in Italia da almeno 10 anni.

Reddito di Cittadinanza: quanto costa, può essere la soluzione giusta per combattere la povertà?

Nei precedenti paragrafi abbiamo analizzato tutte le caratteristiche di questo reddito di cittadinanza che negli ultimi mesi sta facendo discutere molto tra i politici. Senza dubbio si tratta di un progetto decisamente ambizioso, che avrà un costo non indifferente per il nostro Paese. Proprio questa è la forte critica che viene avanzata a Di Maio e Salvini che hanno voluto fortemente questo provvedimento per combattere la povertà in Italia. Secondo quanto affermato dal nuovo governo, gli italiani interessati dal reddito di cittadinanza sarebbero circa 9 milioni, per una spesa complessiva di circa 16 miliardi di euro. Tuttavia secondo i dati Istat in Italia ci sono attualmente 4,7 milioni di cittadini che vivono in povertà assoluta ai quali vanno aggiunti i circa 8,5 milioni in povertà relativa, per un totale di ben 13,2 milioni. Considerando questo dato la stima del costo del reddito di cittadinanza cresce notevolmente, arrivando a ben 25 miliardi di euro. Dunque in generale i dubbi riguardo i costi sono assolutamente comprensibili. La risposta dei responsabili del reddito di cittadinanza è che si tratta di una misura che per la prima volta si muove in favore del popolo, e che riuscirebbe ad eliminare la povertà.

Da questo punto di vista, in linea teorica, il progetto del reddito di cittadinanza ha un potenziale enorme. In base a quanto detto nei precedenti paragrafi infatti i cittadini potranno finalmente formarsi professionalmente e cercare un lavoro che gli permetta di ottenere un reddito sufficiente per stare al di sopra della soglia di povertà. Dunque non si tratta di una sorta di “elemosina” fatta agli italiani, ma di un aiuto provvisorio in vista di una svolta dal punto di vista lavorativo e di inclusione di tutti all’interno della società. A questo punto non ci resta che attendere il mese di marzo del 2019, in cui questa nuova misura verrà adottata. Sarà importante valutare i costi e la fattibilità dell’intero progetto studiato da Movimento 5 Stelle e Lega. Ad esempio sorgono non pochi dubbi sul fatto che i Centri per l’impiego di tutta Italia riescano ad offrire a tutti i disoccupati ed inoccupati 3 valide offerte di lavoro.




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