Detrazione disturbi DSA: che cos’è e come funziona?

Dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia sono tra i più comuni ed i più frequenti disturbi dell’apprendimento e del neuro sviluppo che riguardano la capacità di leggere, scrivere in modo fluente e calcolare in modo corretto che si manifestano con l’inizio della scolarizzazione.

Sebbene la dislessia in Italia sia un disturbo ancora poco conosciuto, si stima che ci sia almeno un alunno con un DSA per classe. Alla luce di questa statistica pubblicata dall’Associazione Italiana Dislessia (AIDI), la legge di bilancio 2018 (Legge n. 205/2017), in vigore dal primo gennaio 2018, ha introdotto un’importante agevolazione fiscale per le persone affette da disturbo DSA.

Tra le spese soggette a detrazione IRPEF vi sono quelle sostenute per “L’acquisto di strumenti compensativi e sussidi tecnici e informatici, di cui alla legge 8 ottobre 2010, n° 170, necessari all’apprendimento“.

Ecco la guida utile che approfondisce che cos’è e come funziona la detrazione fiscale spese disturbi DSA 2018: a chi spetta e quali documenti presentare. Tutto ciò che occorre conoscere.

Detrazione fiscale spese disturbi DSA 2018: che cos’è?

Indice degli argomenti:

La Legge di Bilancio 2018 ha approvato tra le varie novità fiscali la possibilità di beneficiare della detrazione fiscale delle spese disturbi dell’apprendimento 2018 (dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia).

Si tratta di una serie di disturbi che interessano in media almeno uno studente in una classe: se leggere, scrivere e calcolare per noi sono atti semplici ed automatici, per alcuni bambini in età scolare può essere un problema d’apprendimento.

Non si tratta di svogliatezza o di mancanza di intelligenza, inoltre non si tratta neppure di problemi cognitivi legati alla comprensione dato che i ragazzi dislessici sono intelligenti, vivaci, socievoli e creativi.

Alla luce di questi disturbi dell’apprendimento DSA, la Legge di Bilancio 2018 ha introdotto l’agevolazione fiscale che si applica alle spese dai genitori “per l’acquisto di strumenti compensativi e di sussidi tecnici e informatici, di cui alla legge 8 ottobre 2010, n. 170, necessari all’apprendimento, nonchè per l’uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento delle lingue straniere”.

A differenza delle spese mediche tradizionali, la detrazione spese disturbi DSA 2018 non è soggetta alla franchigia di 129,11 euro e la detrazione al 19% è computata sull’intero ammontare della spesa sostenuta e non solo ed esclusivamente sulla quota eccedente la suddetta franchigia.

Come funziona la detrazione fiscale?

Alla luce di questa importante novità fiscale approvata dalla Legge di Bilancio 2018, occorre capire come funziona la detrazione spese disturbo DSA sostenute per l’acquisto e uso strumenti atti a favorire l’apprendimento.

Si tratta di una detrazione valida solo per l’anno 2018 e produrrà gli effetti solo nella dichiarazione dei redditi 2019: con questa detrazione IRPEF i genitori avranno diritto ad una detraibilità spese del 19% da calcolare sull’intero importo delle uscite monetarie sostenute effettivamente dalla famiglia del ragazzo o ragazza dislessico/a.

Quali documenti presentare?

Per poter beneficiare della detrazione fiscale spese disturbo DSA è importante presentare i seguenti documenti:

  • fattura che attesta l’acquisto dello strumento compensativo/informatico, che deve essere debitamente conservata. Ricordiamo in tale sede che colui che usufruisce dello strumento compensativo deve essere uno studente minorenne che frequenta le elementari, le medie o uno studente anche maggiorenne che frequenta le superiori.
  • “un certificato medico che attesti il collegamento funzionale tra i sussidi e gli strumenti acquistati e il tipo di disturbo dell’apprendimento diagnosticato”, quindi la diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento DSA.



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