I prestiti inpdap, ossia quei finanziamenti agevolati che venivano offerti ai dipendenti della pubblica amministrazione sono ormai un lontano ricordo. Dal 2013, infatti, l’ente è stato chiuso e tutti i servizi sono passati di mano all’Inps. I finanziamenti agevolati, però, prendono ancora il nome di prestiti inpdap (almeno nell’uso comune degli addetti ai lavori e dei clienti) e l’Inps ha introdotto delle interessanti novità a partire da questo 2016.
La prima cosa che salta all’occhio è il tasso di interesse che rimane sempre agevolato ma non più come in passato. L’ente di previdenza sociale ha deciso di portare il tasso di interesse sui finanziamenti agevolati per il settore della pubblica amministrazione al 4%.
Attualmente il mercato dei prestiti ha rivisto al ribasso i tassi e, proprio alla luce di questo, dobbiamo riscontrare che il vantaggio economico dei prestiti inpdap si è andato ad assottigliare moltissimo. Se consideriamo, infatti, che fino allo scorso anno, quando i tassi dei normali prestiti bancari era intorno all’8% circa, l’inps aveva mantenuto il tasso del 3,5%. Un vantaggio significativo che, mediamente, si aggirava intorno ai 4-5 punti percentuali.
Oggi Findomestic, tanto per fare un esempio citando una delle società finanziarie più famose sul territorio nazionale, propone finanziamenti on un tasso del 6,5% riducendo ad appena 2,5 punti percentuali il divario. Con questo non vogliamo dire che i finanziamenti erogati dall’Inps non siano vantaggiosi, tutt’altro, ma, dal punto di vista puramente economico, hanno perso parte di quel vantaggio.
Un’altra novità riguarda anche la destinazione che passa dall’essere un’esclusiva dei lavoratori della pubblica amministrazione ad essere allargata, anche ai semplici dipendenti con busta paga. Insomma le novità in ambito creditizio di questo inizio di 2016 sono davvero moltissime e non possono che fare bene alla nostra economia in quanto rendono più semplice l’accesso al credito.
Al di la dei prestiti inpdap, che hanno sempre offerto un ottimo strumento, il grande problema degli ultimi 5 anni in Italia è stata proprio la difficoltà di ottenere finanziamenti da parte di banche e finanziarie, cosa che ha contribuito, non poco, a ridurre i consumi di beni e servizi. Un ritorno al credito delle famiglie non pò, quindi, che giovare alla salute del nostro paese a cominciare, proprio, da quei prestiti inpdap che per decenni hanno rappresentato un punto fermo per moltissimi lavoratori.
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