Che cos’è e come funziona il Reddito di Cittadinanza

A chi spetta il Reddito di cittadinanza? Requisiti e ISEE di chi ne ha diritto e come richiedere nel 2019 la card prevista dal programma di governo.

Che cosa sono e come funzionano reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza

Indice degli argomenti:

Il reddito di cittadinanza (RdC) è una misura, inserita dalla Legge di Bilancio 2019, che mira a favorire il diritto all’istruzione, formazione e informazione. Si tratta di una politica attiva volta contrastare la povertà attraverso un sostegno economico e anche all’inserimento sociale delle persone.

Tale misura, possiamo dire, da subito, che è compatibile con la NASpI o di altro ammortizzatore sociale. Inoltre è compatibile anche con il godimento di prestazioni che sono destinati ad invalidi civili.

Così stando, dall’1 marzo 2019, tutti i soggetti in difficoltà economica e senza lavoro non dovranno più richiedere il Reddito di Inclusione (REI), infatti dall’1 aprile tale misura non potrà più essere riconosciuta né tantomeno rinnovata. Tutti i beneficiari dell REI, che hanno fatto richiesta prima dell’1 aprile beneficeranno del predetto reddito fino alla durata dello stesso, salvo che non si proceda con richiesta del RdC. Questo perché entrambi i redditi non sono assolutamente compatibili.

Il RdC si trasforma in Pensione di Cittadinanza per tutti quei nuclei familiari che che sono composti o da uno o da più soggetti di età pari o superiore a 67 anni. I requisiti di accesso sono identici, che ora vedremo, del RdC. É opportuno sottolineare che, se ad un soggetto di 66 anni viene riconosciuto il RdC, questo, al compimento del 67 anni di età, si trasforma in Pensione di Cittadinanza.

Prima di proseguire il discorso è bene stabilire che, per nucleo familiare, viene inteso quello stabilito ai fine ISEE. Precisando che:

  • i coniugi, se continuano a vivere sotto lo stesso tetto, anche se sono divorziati fanno parte dello stesso nucleo;
  • il figlio convivente maggiorenne, fa parte del nucleo se vive con i genitori, ma abbia un’età inferiore ai 26 anni e risulta essere fiscalmente a carico. Inoltre non deve essere né coniugato né in possesso di figli.

Quali sono i soggetti che possono presentare la domanda?

Possono richiedere il RdC tutti i cittadini che, al momento della presentazione della domanda, ovvero per tutta la durata dell’erogazione dello stesso, appartengono ad un nucleo familiare in possesso dei seguenti requisiti:

  • il soggetto richiedente deve essere cittadino italiano o dell’UE, quindi un suo familiare deve essere in possesso del diritto di soggiorno o anche del permesso di soggiorno permanente. Oppure cittadino di paesi terzi però che sia possessore di permesso di soggiorno UE ma di lungo periodo;
  • il nucleo familiare deve avere un valore ISEE inferiore a 9.360 Euro;
  • il valore patrimoniale immobiliare, esclusa la casa di abitazione, non deve essere superiore a 30mila Euro;
  • il valore patrimoniale mobiliare non deve superare la soglia dei 6mila Euro per single, che può essere incrementato fino a 10mila Euro, in base al numero che compongono il nucleo familiare. Se si è in presenza di un nucleo con più figli vengono calcolati 1.000 Euro in più per ogni figlio oltre il secondo; fino a 5mila Euro se si tratta di componente con disabilità;
  • il reddito familiare deve essere inferiore a 6mila Euro annui. Soglia aumentata a 7.560 Euro ai fini dell’accesso alla Pensione di cittadinanza e a 9.360 Euro nel caso in cui il nucleo familiare risiede in un’abitazione in affitto.

Inoltre, è obbligatorio che nessun componente del nucleo familiare sia in possesso di:

  • autoveicoli immatricolati per la prima volta nei 6 mesi precedenti alla presentazione della domanda;
  • autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc;
  • motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati per la prima volta nei 2 anni precedenti alla presentazione della domanda (non vengono presi in considerazioni gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità);
  • navi e imbarcazioni da diporto.

I suddetti requisiti il nucleo familiare li deve possedere cumulativamente.

E se un o più soggetti del nucleo lavorano?

Qualora al momento della presentazione della domanda, uno solo ma anche più componenti del nucleo familiare svolge un’attività lavorativa che ha iniziato 2017, 2018 o nel 2019, è necessaria la compilazione del modello RdC/PdC-Com (per fare ciò ti devi recare presso soggetti incaricati e convenzionati), entro e non oltre 30 giorni dalla presentazione della domanda. Se non lo fai, sappi che la domanda non risulta definita ma in corso di approvazione.

Qualora, invece, l’attività lavorativa viene intrapresa dopo la presentazione della domanda, quindi quando si il soggetto beneficiario sta usufruendo del reddito, il facente parte del nucleo familiare è tenuto, altrimenti si decade dal beneficio, a comunicare entro e non oltre 30 giorni dall’inizio dell’attività, l’inizio dell’attività, appunto.

Tale comunicazione deve essere fatta attraverso la Piattaforma digitale per il Patto per il lavoro o presso un centro per l’impiego. A tal proposito, se si tratta di:

  • lavoro dipendente, il reddito maggiore concorre alla ridefinizione del beneficio
    economico per l’80%. La ridefinizione inizia dal mese successivo a quello di variazione e continua finché non viene recepito nell’ISEE per l’intera annualità;
  • lavoro autonomo o d’impresa, in questo caso il reddito viene stabilito secondo il principio di cassa, dalla differenza tra ricavi e costi derivanti dall’attività d’impresa. Tale reddito deve essere comunicato entro 15 giorni successivi al termine di ciascun trimestre dell’anno. Il beneficiario, per le due mensilità successive a quella di variazione, percepisce il RdC normale, poi viene aggiornato trimestralmente facendo riferimento al trimestre precedente.

Eventuali variazioni da comunicare

Qualsiasi variazione patrimoniale o reddituale che possa comportare la perdita dei requisiti sopradetti, nonché il possesso di beni durevoli (abiti, auto, elettrodomestici, ecc…), il soggetto è tenuto a comunicarla entro e non oltre 15 giorni. Se tale comunicazione non viene fatta viene revocato il beneficio.

Altra variazione soggetta a comunicazione è quella relativa al nucleo familiare. Pertanto, se il nucleo del soggetto beneficiario subisce una variazione rispetto a quello indicato nel modello ISEE al momento della presentazione della domanda, è obbligatorio presentare nuovamente la DSU aggiornata entro 2 mesi dalla variazione.

Qualora la variazione non dipende da nascite o decessi, basta compilare anche una
nuova domanda di RdC/PdC. Questo perché, la prestazione decade d’ufficio dal mese successivo a decorrere da quello di presentazione della DSU aggiornata.

Quali obblighi ha il beneficiario

Tutti i soggetti beneficiari che non sono occupati e non svolgono un regolare percorso di studi hanno il dovere di:

  • firmare una dichiarazione nella quale viene data la disponibilità al lavoro. Tale dichiarazione deve essere fatta attraverso la Piattaforma digitale SIULP oppure presso centri autorizzati , entro e non oltre 30 giorni a decorrere dal riconoscimento del beneficio;
  • partecipare ad un percorso volto all’inserimento lavorativo nonché all’inclusione sociale.

Non devono effettuare nessuna comunicazione:

  • il soggetto beneficiario della Pensione di Cittadinanza;
  • il soggetto beneficiario del RdC di età superiore ai 65 anni;
  • i soggetti disabili facenti parte del nucleo familiare;
  • i soggetti occupati o che frequentano un corso di studi;
  • i soggetti con carichi di cura assistenziale.

Qualora il richiedente fa parte di un nucleo familiare nel quale vi è almeno un componente che si trova in queste condizioni:

  • privo di occupazione da non più di 2 anni
  • età inferiore a 26 anni
  • sia beneficiario di NASpI o di altro ammortizzatore sociale
  • abbia firmato negli ultimi 2 anni un Patto di servizio ancora valido presso i centri per l’impiego

viene chiamato dal centro per l’impiego entro 30 giorni dal riconoscimento del RdC.

Nel momento in cui, il soggetto richiedente non abbia provveduto a predisporre la dichiarazione di disponibilità, dovrà sottoscriverla al primo incontro al centro per l’impiego, sottoscrivendo anche il Patto per il Lavoro. Dovrà comunicare, inoltre, se si trova in una delle cause di esclusione e comunicare al centro per l’impiego un componente che non sia soggetto ad esclusione.

Quando il soggetto richiedente o beneficiario si trova in uno stato di bisogno c.d. complesso, dovrà sottoscrivere il Patto per l’inclusione sociale e i servizi, così da intrecciare sia il lavoro del centro per l’impiego che quello dei servizi sociali per trovare la soluzione più consona al soggetto.

Come richiedere il reddito di cittadinanza?

Dopo averti spiegato i requisiti e come funziona, andiamo ora a vedere come deve richiedere il RdC.

Per farlo devi presentare la domanda online, tramite il sito https://www.redditodicittadinanza.gov.it o rivolgerti ad un CAF, con il modulo già compilato.

Puoi scaricare il modulo direttamente dal nostro sito ” Modulo reddito di cittadinanza ” .

Entro 10 giorni lavorativi dalla richiesta,tutte le informazioni contenute nella domanda sono poi comunicate all’INPS. Lo stesso ente, entro i successivi 5 giorni, deve verificare che vi siano tutti i requisiti richiesti ed, nel caso di esito positivo, riconosce al richiedente il RdC che sarà erogato tramite una carta: la c.d. Carta di pagamento elettronica (Carta Reddito di cittadinanza) emessa da Poste Italiane, al momento.

Cosa posso acquistare con questa carta? La carta prevede, oltre all’acquisto di beni e servizi di prima necessità, di poter prelevare massimo 100 Euro al mese per i nuclei familiari composti da un singolo individuo che viene incrementata in base al numero di componenti il nucleo.

Consente, inoltre, di poter effettuare il bonifico per il pagamento dell’affitto qualora tu viva in affitto pagare il mutuo. Viene previsto il divieto di poter utilizzare la carta per giochi che prevedono vincite in denaro.

I soggetti beneficiari del RdC possono usufruire anche delle agevolazioni relative alle tariffe elettriche e alla fornitura di gas naturale che vengono riconosciute alle famiglie economicamente svantaggiate.

La somma erogata deve essere consumata entro il mese in cui la stessa si riceve. La parte che non viene consumata, per un massimo del 20%, viene poi sottratta nel mese successivo.

Viene prevista la decurtazione dalla Carta delle somme non spese o non prelevate nei sei mesi precedenti, ad eccezione di una mensilità.

Perdita diritto del reddito di cittadinanza

Come lo puoi prendere, tale RdC lo puoi anche restituire. La decadenza viene prevista quando il soggetto beneficiario:

  • non dichiara l’immediata disponibilità al lavoro;
  • non provvede alla sottoscrizione del Patto per il lavoro oil Patto per l’inclusione sociale;
  • non partecipa, in mancanza di un giustificato motivo ad attività di formazione;
  • non partecipa a progetti che siano utili per tutta la collettvità, qualora il comune dove risiede li ha istituiti;
  • non accetta almeno un’offerta delle tre proposte;
  • non accetta la prima offerta congrua;
  • non comunicare eventuali variazioni di reddito patrimoniali;
  • non presenta la nuova DSU in caso di variazione del nucleo familiare;
  • venga scoperto, durante la fase ispettiva, a svolgere attività lavorativa e non ha provveduto alla comunicazione.

Qualora il richiedente presenta documenti falsi è punibile con la reclusione da due a sei anni.

Prevista la reclusione da uno a tre anni nel caso in cui si comunica la variazioni di reddito o patrimonio in maniera occulta.

Se, invece, si interrompe il beneficio del RdC per ragioni diverse da quelle appena dette, il beneficio può fare nuovamente richiesta. In questo caso la durata non deve essere superiore al periodo residuo non goduto. Quando l’interruzione è motivata dal maggior reddito derivato da una modificata condizione occupazionale e sia decorso almeno un anno nella nuova condizione, l’eventuale successiva richiesta del beneficio equivale a una prima richiesta.

Nel caso volessi approfondire l’argomento, puoi visualizzare, direttamente tramite il nostro blog, il Manuale del Reddito di Cittadinanza .


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