E’ ufficiale, dal primo luglio 2018 si parte con la fattura elettronica: l’obbligo scatta per alcuni soggetti privati che sono chiamati ad adottare l’e-Fattura, analogamente a quanto già avviene le fatture destinate alle PA.
Gli operatori economici interessati dal sistema di fatturazione elettronica devono farsi trovare pronti entro la fine del mese di giugno 2018. Con la Legge di Bilancio 2018 (L. n. 2015/2017) il Legislatore si prefigge l’obiettivo di raggiungere la tax compliance introducendo l’obbligatorietà della e-fattura.
e-Fattura 2018: quali sono le novità dal 1° luglio 2018?
Indice degli argomenti:
Dal primo luglio 2018 la fatturazione elettronica toccherà agli operatori della “filiera dei carburanti” ed a quelli della “filiera del subappalto P.A”. Nel frattempo, l’Amministrazione fiscale ha anticipato che la fatturazione elettronica tra privati (cd. B2B) dal punto di vista operativo non si discosterà dalle modalità di funzionamento utilizzate dagli operatori economici che hanno emesso fatture elettroniche verso le Pubbliche Amministrazioni.
Quali sono le novità? L’introduzione della fatturazione elettrica ha la finalità di semplificare il nuovo processo di fatturazione per gli operatori:
- rendere più agevole la predisposizione delle fatture elettroniche,
- ridurre i tempi: la stessa Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dell’utente un servizio web e una app dedicata che consentirà di emettere la fattura mediante acquisizione “in automatico” dei dati identificativi del cessionario e l’indirizzo telematico tramite QR-code
- semplificare la conservazione delle fatture: sarà la stessa Agenzia dell’Entrate a “custodire” i documenti elettronici per conto degli operatori economici.
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Fatturazione elettronica: predisposizione e trasmissione
Le fatture elettroniche verranno generate con strumenti resi disponibili gratuitamente dall’Agenzia dell’Entrate e potranno “viaggiare” in maniera sicura tramite il Sistema di Interscambio (SdI).
Le fatture elettroniche potranno essere trasmesse, anche tramite intermediari, via PEC oppure utilizzando le stesse procedure web e app. Un’altra modalità di invio è quella per mezzo di un sistema di trasmissione dati tra terminali remoti (FTP). Una volta superati i controlli sui dati obbligatori della fattura elettronica, verrà recapitata una “ricevuta di consegna” del file.
Occorre ricordare che se l’e-fattura è destinata a un consumatore finale, un soggetto con Partita IVA forfettario o dell’agricoltura, l’emittente può valorizzare solo il campo “Codice Destinatario” con un codice convenzionale.
La fattura elettronica viene trasmessa al destinatario attraverso la messa a disposizione del file in un’apposita area web riservata dell’Agenzia delle Entrate. Si tratta di un’interessante semplificazione che potrà essere utilizzata anche dal soggetto P.Iva che non si trovi nelle condizioni di poter utilizzare i canali standard per la ricezione (PEC, Ftp, etc.): le fatture saranno messe a disposizione nell’apposita area web riservata dell’Agenzia.
Come richiedere il Codice destinatario?
Nel sito www.fatturapa.gov.it alla pagina “Strumenti” – “Gestire il canale” è disponibile la funzionalità attraverso la quale è possibile richiedere uno (o più) Codici destinatario validi ai fini della e-Fattura tra soggetti privati.
Se il “codice ufficio” che identifica la PA è composto da solo 6 caratteri alfanumerici, il codice destinatario per identificare la singola partita IVA destinataria della fattura B2B sarà invece composto da 7 caratteri.
Inoltre, per richiedere il codice destinatario è necessario accreditarsi presso il SdI. La maggioranza degli operatori economici deve affidarsi ad un intermediario o ad un consulente fiscale abilitato nel recupero del codice destinatario dedicato al fine ultimo di garantire un processo snello, efficiente e sicuro.
Gli intermediari ed i consulenti fiscali assumeranno un ruolo sempre più importante in vista della scadenza del 1° gennaio 2019 quando entrerà a pieno regime la fattura elettronica 2019 verso tutti.
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