Congedo paternità 2018: come funziona e novità

Per la Festa del Papà, SCR News non poteva non dedicare un articolo a tutti i babbi lavoratori che ogni giorno lavorano per assicurare ai propri figli ed alla propria famiglia una stabilità economica ed una vita decorosa. A tutti i papà d’Italia tanti auguri e buona lettura!

Con Messaggio n.894 pubblicato dall’INPS in data 27 febbraio 2018 è stata introdotta la Proroga ed ampliamento del congedo obbligatorio per i padri lavoratori dipendenti e ripristino per i medesimi del congedo facoltativo per le nascite e le adozioni/affidamenti avvenuti nell’anno solare 2018. Ecco la guida relativa alle novità introdotte in materia di Congedo paternità 2018, come funziona, a chi spetta e come presentare la domanda.

Congedo papà 2018: a chi è rivolto?

Indice degli argomenti:

Come è sancito dalla normativa vigente “possono accedere al beneficio i padri lavoratori dipendenti anche adottivi e affidatari, entro e non oltre il quinto mese di vita del figlio o dall’adozione e affidamento avvenuti a partire dal 1° gennaio 2013.

Per quanto riguarda i padri lavoratori dipendenti da amministrazioni pubbliche, il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri ha chiarito che il Ministro per la pubblica amministrazione dovrà approvare una norma che individui e definisca gli ambiti, le modalità e i tempi di armonizzazione della disciplina“.

Novità 2018: aumento numero giorni Congedo paternità

L’articolo 1, comma 354, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (c.d. legge di bilancio 2017) ha sancito definitivamente che le disposizioni relative al congedo obbligatorio per il padre lavoratore dipendente si applicano anche alle nascite e alle adozioni/affidamenti avvenuti nel biennio 2017-2018.

Pertanto, come richiamato nel Messaggio INPS n.894 pubblicato in data 27 febbraio 2018, la durata del congedo paternità è aumentata a quattro giorni da fruire anche in via non continuativa, entro i cinque mesi di vita del figlio o dall’ingresso in famiglia o in Italia del minore in caso di adozione/affidamento nazionale o internazionale.

Se questa è la novità introdotta dal Messaggio INPS sopra riportato non cambiano le regole per poter presentare l’istanza di richiesta del Congedo Papà 2018.

Infatti, sono tenuti a compilare il modulo dell’INPS soltanto i dipendenti che vengono pagati direttamente dall’INPS, mentre per tutti coloro la cui retribuzione è anticipata dal datore di lavoro occorre presentare domanda soltanto a questo e non all’Istituto di Previdenza.

Come sottolineato dall’ultimo Messaggio INPS pubblicato tutti i lavoratori dipendenti diventati papà nel 2017 i giorni di congedo obbligatorio sono solo due anche se si beneficia degli stessi nei primi mesi del corrente anno 2018.

Dunque, la novità riguarda i neo papà per i figli nati a partire dal 1° gennaio 2018 dato che il congedo di paternità è pari ad un massimo di 5 giorni, retribuiti con un’indennità di importo pari al totale ammontare della retribuzione giornaliera a carico dell’Istituto Nazionale di Previdenza.

Congedo Papà 2018: quanti giorni spettano ai babbi?

Sulla base delle novità in vigore dal 1° gennaio 2018 i quattro giorni di congedo Papà 2018 sono obbligatori e possono essere fruiti anche in via non continuativa entro 5 mesi dalla nascita del bambino.

Oltre a questi 4 giorni obbligatori si è aggiunto un giorno di congedo opzionale per tutti i Papà, che può essere fruito in via facoltativa qualora la madre rinunci ad uno dei suoi giorni di congedo di maternità.

Come presentare l’istanza per richiedere il Congedo Paternità?

Per poter presentare istanza di Congedo Paternità 2018 è necessario comunicare al datore di lavoro le date in cui intende fruirne del beneficio almeno 15 giorni prima: si ricorda che se viene presentata l’istanza in concomitanza alla nascita, il preavviso si computa sulla data presunta del parto.

La comunicazione da parte del babbo nei confronti del datore di lavoro deve essere sempre redatta in forma scritta e, nei casi di pagamento diretto da parte di INPS, la domanda si presenta telematicamente attraverso il servizio dedicato oppure tramite Contact center al numero 803 156 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile, Patronati e intermediari dell’INPS.

 




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