Partite IVA: Come aprirla e quanto costa nel 2018?

Per il corrente anno 2018 si stima che molti italiani decideranno di aprire la Partita Iva per avviare un’attività di business e per farlo occorre pianificare e valutare il tutto in un’ottica fiscale e contabile.

Una delle domande che la maggior parte delle persone si domanda è “Quanto costa aprire una Partita Iva?”. Moltissimi, specie i giovani, sono piuttosto restii e titubanti nell’aprirne una: quando si inizia una nuova attività da zero è bene pianificare punto per punto, capire quali sono le spese da sostenere per evitare di incorrere in brutte sorprese. Il fatto di sostenere maggiori costi delle entrate sta dietro l’angolo.

Non è sempre facile capire quale sia l’iter da seguire per aprirne una, ma quello che risulta certo è che occorre sostenere dei costi di mantenimento di una Partita IVA.

Per il biennio 2018/2019 si prevede che entreranno in vigore tante importanti novità per i titolari di Partita Iva: la Legge di Bilancio 2018 introdurrà nuovi adempimenti fiscali tra cui l’obbligo di fatturazione elettronica B2B.

Tra le principali novità che interessano i soggetti titolari di Partita Iva si deve ricordare che, oltre ai nuovi adempimenti, vi è la proroga di alcune importanti agevolazioni fiscali, come il Super e Iper Ammortamento.

Obiettivo principale della normativa è quello di agevolare e semplificare la vita dei professionisti e di tutti i soggetti che nel 2018 decidono di aprire una Partita IVA.

Aprire una Partita IVA 2018: Che cos’è?

Indice degli argomenti:

Prima di capire quale iter seguire e quali sono i costi per aprire e gestire una Partita IVA, è necessario comprendere che cosa sia.

La Partita Iva è un insieme di numeri che identificano una persona fisica o una persona giuridica (società o anche ente non profit): si tratta di ben 11 numeri: i primi 7 numeri ricollegano la Partita IVA al titolare, gli ultimi 3 corrispondono al codice identificativo delle Entrate e l’ultimo numero ha una funzione di controllo.

Si tratta di una sequenza numerica che permette non solo di identificare il titolare dell’attività ma anche la propria posizione fiscale.

Chi è tenuto all’apertura della Partita IVA 2018?

I soggetti obbligati ad aprire una Partita Iva per l’anno 2018 sono tutti coloro che espletano un’attività imprenditoriale in forma autonoma.

Agenti, Liberi professionisti, Imprenditori, Associazioni, Enti Non Profit non essendo soggetti assunti con contratto di lavoro dipendente, sono chiamati ad adempiere ai propri obblighi fiscali attraverso l’imposizione fiscale indiretta (IVA).

Si ricorda che non hanno l’obbligo di aprire la Partita IVA tutti i soggetti che, pur essendo titolari di reddito d’impresa, non superino i 5 mila euro di reddito.

La Partita Iva è il regime fiscale al quale sono sottoposti tutti gli autonomi e gli imprenditori, ovvero chi offre un servizio o un bene per conto proprio.

Chi apre e diventa titolare di Partita Iva ha l’obbligo di emettere fattura e di pagare le obbligazioni tributarie e i contributi previdenziali all’INPS, oltre ad essere in regola con INAIL.

Quali passi compiere per aprire una Partita Iva nel 2018?

Per chi aprirà una Partita IVA per quest’anno fiscale, occorre presentare l’istanza all’Agenzia delle Entrate, la quale provvede ad attribuire al richiedente il codice di 11 cifre.

Occorre compilare e consegnare all’Agenzia delle Entrate il modello AA9/12 in caso di persone fisiche o AA7/10 in caso di soggetti diversi.

Si tratta della dichiarazione di inizio attività che dovrà essere consegnata entro 30 giorni dall’avvio della propria attività professionale autonoma. Basta collegarsi al sito delle Entrate per scaricare, compilare i moduli ed inoltrarli.

Al momento dell’apertura della Partita Iva occorre indicare il Codice ATECO dell’attività che si intende svolgere. In caso di variazione dell’attività svolta si deve procedere con la comunicazione del nuovo codice identificativo dell’attività.

I titolari di partita Iva sono obbligati inoltre ad aprire la propria posizione previdenziale all’INPS per adempiere con il pagamento dei contributi e all’INAIL per l’assicurazione obbligatoria.

Quanto costa?

Aprire una Partita IVA ha costi quasi nulli, occorre solo scegliere il tipo di regime fiscale più adatto all’attività che si espleta. Per il 2018 si può optare per il forfettario, introdotto nel 2016 e quello a contabilità ordinaria.

I due regimi prevedono costi di gestione differenti. I titolari di Partita Iva che vogliono aderire al regime forfettario 2018 devono rispettare i seguenti requisiti:

  • ricavi non superiori a quanto stabilito dalla Legge di Stabilità 2016, sulla base del proprio codice ATECO;
  • non superare 20 mila euro lordi di costi per ammortamento di beni strumentali;
  • non sostenere spese per collaboratori superiori ai 5 mila euro lordi.



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