Il Patent Box 2018 è un’agevolazione introdotta in Italia a partire dalla pubblicazione del decreto MISE pubblicato in data 29 agosto 2015 mirante ad introdurre una tassazione agevolata sui redditi derivati dall’uso delle opere di ingegno come ad esempio marchi e brevetti, software e disegni, know how, ecc.
In base alle ultime novità introdotte dalla Manovra Correttiva riguardante la tassazione agevolata per lo sfruttamento delle opere di ingegno, brevetti, marchi, software protetti da copyright, disegni e modelli, informazioni aziendali ed esperienze tecnico industriali, “escono” dal Patent Box i marchi ed entra a regime una deduzione massima del 50%.
La decisione del Governo Gentiloni di eliminare dalla tassazione agevolata lo sfruttamento dei marchi nasce dall’esigenza di allineare il Patent Box italiano alle direttive dell’OCSE volte ad armonizzare i diversi regimi applicati dagli Stati membri della Comunità europea.
Che cos’è il Patent Box 2018?
Indice degli argomenti:
Il Patent Box 2018 è una misura che prevede una tassazione agevolata sui redditi derivanti dall’utilizzo di taluni beni immateriali (software protetto da copyright, di brevetti industriali, di disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili etc.).
Grazie a questa misura agevolativa, possono esercitare l’opzione tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dal tipo di contabilità adottata e dal titolo giuridico in virtù del quale avviene l’utilizzo dei suddetti beni immateriali sopra riportati.
Si ricorda che per beneficiare del Patent Box 2018 deve essere esercitata nella dichiarazione dei redditi relativa al primo periodo d’imposta per il quale si intende optare per la stessa ed è valida per cinque periodi di imposta, è irrevocabile e rinnovabile.
Tra le novità introdotte per il corrente anno 2018, il Governo Gentiloni ha escluso dal Patent Box 2018 la tassazione agevolata relativa allo sfruttamento dei marchi. Si tratta di una nuova previsione normativa che nasce dall’esigenza di allineare il Patent Box italiano alle direttive dell’OCSE, in un’ottica di armonizzazione con i “dictat” dell’Unione europea.
L’opzione sui marchi d’impresa esercitata per i primi due periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2014 ha durata pari a cinque periodi d’imposta ovvero, se inferiore, fino al 30 giugno 2021 e non è rinnovabile.
In buona sostanza, i soggetti interessati a fruire della tassazione agevolata opere d’ingegno con il Patent Box 2018 devono per i primi 2 anni di fruizione comunicare la scelta all’Agenzia delle Entrate.
A partire dal 3° anno la scelta deve essere invece comunicata attraverso la dichiarazione dei redditi. Per aderire al patent box, occorre che il bene materiale, opera di ingegno, sia usato direttamente dall’azienda che richiede l’opzione o che sia stato in concessione d’uso.
Patent Box 2018: Agevolazioni e Obiettivi del Governo
Rientrano nell’ambito dell’agevolazione Patent Box 2018 tutti i redditi derivanti dall’utilizzo di Intangible Asset (software protetto da copyright, brevetti industriali per invenzione e per modello di utilità e certificati complementari di protezione, di disegni e modelli e di processi, formule e informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili).
Per quanto concerne gli obiettivi che il MISE ed il Governo italiano si propone con la Proroga del Patent Box 2018 si annoverano i seguenti:
- rendere il mercato italiano maggiormente attrattivo per gli investimenti nazionali ed esteri di lungo termine, tutelando al contempo la base imponibile italiana,
- incentivare il mantenimento dei beni immateriali in Italia, evitandone la ricollocazione all’estero;
- incentivare la collocazione in Italia dei beni immateriali attualmente detenuti all’estero da imprese italiane o estere;
- favorisce l’investimento in attività di ricerca e sviluppo.
Patent Box 2018: come si calcola?
Per calcolare il beneficio derivante dal Patent Box 2018 occorre calcolare prima la quota di reddito derivante dall’utilizzo dell’Intangible asset nel patrimonio dei beni aziendali.
Se l’utilizzo del bene immateriale avviene in modo indiretto, il reddito è calcolato sulla base dei canoni derivanti dalla concessione in uso del bene al netto dei costi fiscalmente rilevanti; mentre se è diretto, occorre determinare il contributo economico che il bene immateriale ha apportato al reddito complessivo dell’impresa. In questo caso occorre procedere al calcolo preventivo delle componenti positive e negative di reddito derivanti dall’utilizzo diretto delle opere.
Una volta calcolata la quota di reddito agevolabile, deve essere applicata la percentuale di detassazione, sulla base del rapporto tra costi di attività di ricerca e sviluppo, sostenuti per mantenere, incrementare e sviluppare il bene immateriale oggetto dell’agevolazione ed oneri economici sostenuti per produrlo.