È stato pubblicato in data 5 febbraio 2018 il Comunicato Stampa da parte dell’Agenzia delle Entrate contente la nuova scadenza fiscale riguardante lo Spesometro Light 2018.
Dal 28 febbraio 2018 la nuova scadenza fiscale è stata prorogata e fissata dall’Amministrazione tributaria al 6 aprile 2018: si allungano i tempi in modo tale da agevolare l’operato dei Commercialisti e la semplificazione che il Fisco vuole approntare.
Da una parte dovevamo aspettarcelo: il primo provvedimento era stato predisposto da Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate e riportava la scadenza del 28 febbraio, inizialmente prevista per l’invio dei dati delle fatture che ora, come comunicato ieri, scatta al 6 aprile 2018.
Fra le semplificazioni previste ci sarebbe la possibilità di procedere con l’invio cumulativo delle fatture inferiori all’ammontare di 300 euro. Vediamo le novità e le semplificazioni introdotte alla disciplina dello Spesometro “Light” 2018.
Novità Spesometro Semplificato 2018: ecco il Comunicato Stampa del 5 febbraio
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Ecco spuntare la nuova scadenza per adempiere fiscalmente alla comunicazione che i soggetti passivi IVA devono inoltrare ogni anno all’Agenzia delle Entrate: recependo lo Statuto del contribuente, il nuovo Spesometro “light” 2018 avrebbe l’intento dichiarato da parte dell’Amministrazione fiscale di semplificare la vita e snellire l’intero processo di trasmissione e comunicazione dati fatture.
La scadenza per l’invio delle fatture del secondo semestre viene prorogata dal 28 febbraio al 6 aprile 2018, la stessa data e termine del 6 aprile è riferito anche le eventuali integrazioni e la trasmissione telematica volontaria dei dati delle fatture emesse e ricevute.
Ecco quanto riportato dal Comunicato Stampa:
“C’è tempo fino al prossimo 6 aprile per la comunicazione dei dati delle fatture del secondo semestre 2017. Stesso termine anche per la trasmissione telematica opzionale dei dati delle fatture emesse e ricevute e per le relative variazioni. Lo stabilisce il provvedimento firmato oggi dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, con cui, dopo il confronto con gli operatori sulla bozza pubblicata il 19 gennaio scorso, vengono recepite in forma definitiva le semplificazioni introdotte dal dl n. 148/2017. Tra le nuove misure, finalizzate ad alleggerire gli adempimenti per imprese e professionisti, vengono semplificate e ridotte le informazioni richieste, diventa possibile comunicare i dati riepilogativi per le fatture emesse e ricevute di importo inferiore a 300 euro, diventa facoltativa la scelta di trasmettere i dati con cadenza trimestrale o semestrale”.
Tra le novità annunciate dal Comunicato Stampa dell’Agenzia Entrate diventa possibile l’invio cumulativo delle fatture di importo inferiore a 300 euro e si riducono le informazioni da trasmettere; inoltre, diventa possibile inviare i dati sia ogni tre mesi che ogni sei mesi.
Semplificazioni e “lotta all’evasione”: gli obiettivi dello Spesometro Light 2018
Per agevolare i contribuenti e gli intermediari, il Fisco italiano appronta sul proprio sito internet due pacchetti software gratuiti, uno per il controllo dei file delle comunicazioni e uno per procedere con la compilazione.
Le nuove regole possono essere utilizzate anche per l’invio delle comunicazioni integrative di quelle errate riferite al primo semestre 2017.
Grazie al “pool” di regole introdotte ed approntate dall’Agenzia delle Entrate si dovrebbero “tagliare” definitivamente il numero di documenti e di comunicazioni da inviare al Fisco.
Si tratta di un flusso di dati che stima fosse ormai balzato ad oltre i 19,5 miliardi di “informazioni” (“tag” da inserire nei file da inoltrare telematicamente), a fronte di un numero di invii che già due anni fa aveva raggiunto quota 170 milioni, a fronte dei soli 30 milioni di inoltri registrati alle porte del Nuovo Millennio.
Dai dati ben si comprende come la dichiarata attività di lotta all’evasione fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate stia producendo risultati positivi e significativi: nell’anno 2017 a fronte di 20,1 miliardi di versamenti “recuperati”, ben 11 miliardi sono derivati da versamenti diretti in seguito a monitoraggi e controlli “a tappeto” e 1,3 miliardi di euro dopo che il Fisco ha inoltrato le lettere di compliance.
Lottare all’evasione fiscale, semplificare e snellire lo Spesometro Light dovrebbe consentire di rendere meno oneroso per i cittadini e le imprese adempiere ai propri obblighi tributari e consentire, al contempo, all’Amministrazione fiscale di raggiungere ad hoc i propri obiettivi.