Dopo OPA 100% azioni Yoox Net a Porter (Ynap), via al Delisting da Piazza Affari: tutti i dettagli

Novità in vista per Yoox Net a Porter Group SpA (YNAP) uno dei principali intermediari attivi nell’E-Commerce nel settore della commercializzazione online di prodotti di moda, lusso e design.

In data 22 gennaio 2018 la Compagnie Financière Richemont (colosso svizzero del lusso con sede a Ginevra e quotato a Zurigo) ha promosso un’offerta pubblica di acquisto volontaria (OPA) sul 100% delle azioni ordinarie Yoox Net-a-porter Group (Ynap) a 38 euro per azione.

L’OPA Volontaria sarebbe stata promossa attraverso Rlg Italia Holding Spa, società indirettamente e interamente controllata da Cfr. Ynap. Al termine dell’operazione le azioni saranno oggetto di “Delisting” da Piazza Affari. Vediamo in questa guida tutti i dettagli e la normativa sul “delisting”.

OPA su Ynap: Cosa succederà a fine operazione?

Indice degli argomenti:

Alla fine dell’OPA la società Yoox Net a Porter sarà “delistata” da Piazza Affari. Che cos’è un’operazione di Delisting? In ambito del diritto dei mercati borsistici si definisce l’operazione di Delisting come la revoca di una società quotata dalle negoziazioni di Borsa.

Quali potrebbero essere le ragioni? Le motivazioni che possono portare una società quotata a “delistare” le azioni sul mercato regolamentato potrebbero essere ascrivibili al fatto di avere necessità di sottrarre i titoli della stessa dalla quotazione per volontà dell’azionista di maggioranza della società (come nel caso di Ynap) o per decisione di Borsa Italiana a causa di irregolarità negli scambi.

In linea generale, l’operazione di Delisting è giustificata quando si ritiene che, per vari motivi, le azioni della società non siano adeguatamente apprezzate dagli investitori sul mercato azionario.

Trascurando il caso in cui è la Borsa a imporre il delisting, le aziende escono dal mercato regolamentato a seguito di un buyout o a seguito di una decisione dei soci di maggioranza per motivi strategici.

Con il termine buyout si intende una operazione di acquisto della società con conseguente cambio degli azionisti di controllo. La nuova maggioranza spesso si indebita per acquistare le azioni necessarie e poi ripaga il debito con quanto ricavato dall’operazione (leveraged buyout).

Alternativamente la società revoca la propria quotazione perché essa non ha portato i benefici sperati o addirittura è fonte di problemi.

Ad esempio, la sottovalutazione da parte del mercato comporta fuor di ogni dubbio il mancato raggiungimento degli obiettivi sperati: le azioni della società potrebbero essere sistematicamente sottovalutate rispetto al prezzo corretto stimato dal management, per motivi spesso riconducibili alle dimensioni dell’impresa.

OPA volontaria su 100% azioni Ynap: dettagli della vicenda

Il 22 gennaio 2018 il colosso elevetico Compagnie financière Richemont, con il suo quartier generale a Ginevra e quotato a Zurigo, operante nel comparto luxury e controllore di marchi del calibro di Cartier e Montblanc, ha lanciato un’OPA volontaria sul 100% delle azioni ordinarie Yoox Net-A-Porter Group.

Attraverso la società veicolo Rlg Italia Holding, la quotazione offerta è pari a 38 euro per share e riguarderà 68.463.120 titoli azionari più ulteriori 2.328.454 azioni che potrebbero essere emesse come stock option per i Dirigenti.

Per Richmont che al momento è già titolare del 75,03% del pacchetto azionario di Yoox Net a Porter Group SpA, l’OPA porterà ad un esborso massimo di 2,69 miliardi ed arriverà a quota 70.791.574 milioni di azioni, consentendo una valorizzazione della Listed Company a Piazza Affari di 5,3 miliardi di euro.

Il commento dell’AD di Yoox Net a Porter Group SpA

L’AD di Yoox Net a Porter SpA Federico Marchetti ha commentato l’OPA volontaria del colosso svizzero Richmont come “un momento memorabile […] la ragione dell’operazione è investire ulteriori risorse con l’obiettivo di accelerare il solido percorso di crescita di Ynap e rafforzarne la posizione di leadership nel lungo termine nel settore del lusso online. Questo si tradurrà in maggiori investimenti in prodotto, tecnologia, logistica, persone e marketing“.

Marchetti si è impegnato ad apportare all’OPA volontaria tutte le azioni in portafoglio (ad oggi pari al 5,7%); inoltre, l’offerente Compagnie Financiere Richemont S.A è assistita da Goldman Sachs in qualità di advisor finanziario e da Bonelli Erede e Slaughter and May, in qualità di consulenti legali.

Questi ultimi non sono di certo sconosciuti dato che già in precedenza nel 2015 avevano assistito il colosso elvetico nel processo d’integrazione tra la controllata Net-a-Porter, società inglese con oltre 700 milioni di euro di fatturato, e Yoox.

Il team di Bonelli Erede Pappalardo è coordinato dai soci Umberto Nicodano e Vittoria Giustiniani con la collaborazione del managing associate Alessandro Vittoria e del senior associate Augusto Praloran.

L’operazione messa a punto dal colosso svizzero mira al ritiro di Yoox dalla Borsa di Milano (Delisting) per metterla in sicurezza da possibili scalate di fondi o di concorrenti come la cinese Alibaba e facilitare gli investimenti degli azionisti.

Johann Rupert ha garantito che Ynap resterà società indipendente e “parte del nostro gruppo Yoox Net-a-Porter Group e continuerà ad essere gestito come un business distinto”, ha commentato lo stesso Presidente di Richemont.

Grazie a questa rassicurazione di Rupert, la piattaforma di E-commerce rimarrà assolutamente neutrale ed altamente attrattiva per i brand del lusso che ad oggi si affidano all’intermediario italiano per commercializzare prodotti di abbigliamento, calzature, accessori, borse luxury. Inoltre, non cambieranno i vertici della società.

Intanto, la corsa sulla strada del successo di Yoox Net a Porter prosegue e “si fonda su una squadra eccezionale”, ha dichiarato lo stesso Amministratore Delegato Marchetti e continua “Sono onorato che Richemont abbia espresso grande stima per la qualità del management e di tutte le nostre persone. Da imprenditore, ricordo il duro lavoro e l’emozione per la quotazione di Yoox nel 2009, quando debuttammo in Borsa a poco più di 4 euro per azione e i nostri ricavi erano di circa 150 milioni“.


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