SEO, VISIBILITÀ E ANALISI WEB: I TRE PILASTRI DEL SUCCESSO

SEO, VISIBILITÀ E ANALISI WEB: I TRE PILASTRI DEL SUCCESSO

Chi, come noi, lavora nel campo del Web ha sentito parlare di questi concetti: SEO, usabilità e analisi web. In più, molti di noi hanno eseguito ottimizzazioni web legate a queste discipline.
Ma quante volte pensiamo al modo in cui si rapportano tra loro? È normale preoccuparsi per ottenere un buon posizionamento nel ranking dei motori di ricerca per determinate ricerche (SEO); tuttavia, spesso, trascuriamo l’analisi dei dati sull’uso o il modo in cui si comportano gli utenti del nostro sito web.

Questo articolo intende incentrarsi sul carattere multidisciplinare dei professionisti del Web (i webmaster) e suggerire loro di applicare queste discipline per il raggiungimento dell’obiettivo finale: massimizzare i guadagni mediante le vendite, la pubblicità o le commissioni di affiliazione.

Ma, come facciamo a integrare queste tre discipline? Possiamo suddividere il rapporto con un cliente in tre fasi. Una fase iniziale di acquisizione, durante la quale attiriamo i potenziali clienti.

Una fase di “trattenimento”, durante la quale dobbiamo convertire il cliente potenziale in cliente reale e farlo ritornare. E, infine, una fase di ottimizzazione, durante la quale desideriamo che ogni visita del cliente sia il più possibile redditizia (maggior numero di acquisti, pagina più vista…).All’inizio di un progetto online, quindi, le fasi di acquisizione e “trattenimento” risultano essere le fasi chiave e, man mano che il progetto avanza, la fase di ottimizzazione inizia progressivamente ad avere peso. Le tre tappe, dunque, sono assolutamente necessarie: non serve a nulla captare clienti se questi non ritornano o se non compiono azioni che generano guadagni.

E a questo punto, ecco un fattore interessante. Ognuna delle discipline precedentemente menzionate compie una funzione chiara nei confronti dei nostri utenti/clienti. Il SEO aiuta a farci conoscere e a captare clienti (acquisizione), l’usabilità fa in modo che i nostri utenti compiano azioni con facilità e sperimentino un uso gradevole del sito web e che, quindi, tornino a vistarlo (“trattenimento”); e, infine, l’analisi web ci aiuta a interpretare e, di conseguenza, a segmentare gli utenti per poter massimizzare i nostri guadagni.

A cose serve attirare il traffico web se l’utente abbandona il sito subito dopo l’arrivo? In quale pagina gli utenti, di solito, abbandonano il mio sito? Sarebbe possibile migliorare questa pagina? Il comportamento degli utenti del mio sito segue un andamento diverso a seconda delle fontidi traffico? Le risposte a domande come queste ci vengono fornite dalle diverse discipline che stiamo trattando e che ci consentono, a loro volta, di raggiungere un obiettivo comune: aumentare i guadagni del nostro sito web.
La situazione ideale per le grandi aziende è avvalersi di professionisti specializzati in settori specifici, con una persona incaricata di coordinare la strategia (il Product Manager o il Project Manager). In aziende più piccole è difficile avere a disposizione tale specializzazione; dunque, è conveniente sapere cosa può apportare ognuna di queste discipline. Per questo motivo, esistono strumenti semplicissimi, come Crazyegg (usabilità) o Google Optimizer (analisi web), che forniscono dati molto interessanti.




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