Scade il 18 dicembre, perché il 16, data di scadenza originaria cade di sabato, il termine ultimo per il pagamento del saldo IMU TASI 2017, dato dalla differenza tra quanto già versato in sede di acconto e quanto dovuto sulla base delle nuove aliquote 2017.
Le nuove aliquote 2017 è possibile applicarle solo se i comuni hanno provveduto a deliberare le nuove aliquote e, tale delibera, sia stata adottata entro il 31 marzo e pubblicata sul sito del MEF entro il 28 ottobre. Se questo non avviene, l’aliquota da applicare per il saldo 2017 è quella relativa all’anno 2016 e, quindi, pari a quella sul quale è stato applicato, a giungo, l’acconto.
Immobile inagibile: Saldo IMU e TASI
Indice degli argomenti:
Sono previste delle riduzioni, per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili, pari al 50% della base imponibile su cui determinare IMU e TASI.
Riduzione applicabile solo ed esclusivamente per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, ma limitatamente al periodo dell’anno durante il quale sussistono realmente le predette condizioni.
L’attribuzione dello stato di inagibilità o inabitabilità ed effettivo non utilizzo si basa sulle regole definite dalla delibera ID n. 45/2017 del 27/03/2017, vigente a fini regolamentari che ha approvato le aliquote IMU per l’anno 2017.
Quando un immobile può essere considerato inagibile
Un immobile viene dichiarato inagibile quando sussistono le seguenti condizioni:
- l’inagibilità o inabitabilità deve consistere in un degrado fisico sopravvenuto (fabbricato diroccato, pericolante, fatiscente e simile) o di una obsolescenza funzionale, strutturale e tecnologica, non superabile con interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria (art. 3, lettere a) e b), D.P.R. 06 giugno 2001, n° 380), bensì con interventi di restauro e risanamento conservativo e/o di ristrutturazione edilizia (art. 3, lettere c) e d), D.P.R. 06 giugno 2001, n° 380), ed ai sensi del vigente regolamento urbanistico edilizio comunale.
- l’immobile, non deve essere utilizzato, anche per usi difformi rispetto alla destinazione originaria e/o autorizzata.
Come far dichiarare l’immobile inagibile
Il compito di accertare l’inagibilità o inabitabilità è affidata all’ufficio tecnico comunale attaverso una perizia a carico del proprietario, che allega idonea documentazione alla dichiarazione.
Alternativamente viene data la possibilità al contribuente la possibilità di presentare una dichiarazione sostitutiva ai sensi del Decreto del presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445. Sarà compito, in un secondo momento, del personale tecnico dell’Ufficio accertare la sussistenza dei requisiti attraverso sopralluogo previa autorizzazione da parte del proprietario. Se questo non avviene si decade dell’eventuale beneficio.
Qualora sia confermato il diritto all’agevolazione, esso avrà effetto dalla data di presentazione della dichiarazione sostitutiva.
Se invece non viene confermato tale diritto, l’Ufficio dovrà emettere un apposito provvedimento di diniego con il quale si attesti il mancato riconoscimento del diritto all’agevolazione e conseguente conguaglio fiscale.
La dichiarazione sostitutiva avrà i suoi effetti anche per le annualità successive, ovviamente finché permangono le condizioni di inabitabilità o inagibilità ed effettivo non utilizzo. Qualora tali condizioni venissero meno si ha l’obbligo di presentare la dichiarazione di variazione IMU con le modalità ed entro i termini previsti.
Tale agevolazione è prevista per un solo fabbricato. Pertanto, qualora il fabbricato sia costituito da più unità immobiliari, catastalmente autonome e anche se con diversa destinazione, la riduzione è applicata alle sole unità dichiarate inagibili o inabitabili.
La condizione di inagibilità o inabitabilità ha valenza esclusivamente fiscale, non comportando, quindi, la automatica decadenza di certificazioni di abitabilità/agibilità, o in altro modo definite, a suo tempo rilasciate dai competenti uffici tecnici comunali.
E comunque consigliabile, ai fini dell’applicazione della riduzione alla metà della base imponibile, consultare la delibera o il regolamento del comune in cui è ubicato l’immobile.
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