Come si registra un contratto di comodato d’uso gratuito? Quali sono i modelli da dover compilare? Quali sono i codici tributo con il quale pagare imposta di registro e imposta di bollo? Esiste un fac-simile di contratto di comodato d’uso gratuito? Tante domande che arrivano a studio, ed eccovi le risposte che cercavate sul comodato d’uso gratuito.
La registrazione di un contratto di comodato d’uso (vedi fac-simile di contratto) di un immobile può essere effettuata presso qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate e non necessariamente presso l’ufficio del proprio domicilio fiscale.
Al momento della presentazione della richiesta di registrazione dell’atto da parte del contribuente, l’ufficio restituisce timbrate e firmate copia degli atti registrati.
Per la registrazione di un contratto di comodato di un immobile, presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, sono previsti i seguenti passaggi:
- Produrre due/tre copie, con firma in originale, dell’atto da registrare;
- Compilare il Modello 69, relativo alla richiesta di registrazione. Tale modello è disponibile presso qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate. E’ inoltre possibile la compilazione dello stesso modello direttamente presso gli uffici dell’Agenzia. Cliccando su Modello 69 è possibile scaricarne copia direttamente tramite SCR News;
- Procurarsi due/tre marche da bollo, ciascuna da € 16,00 da applicare sulle copie degli atti da registrare oppure effettuare il versamento con F23 e verrà inserita sul contratto di comodato d’uso la dicitura ” Bollo in modalità Virtuale “;
- Compilare il modello F23 in triplice copia ed effettuare il pagamento dell’imposta di registro e imposta di bollo. L’imposta di registro, pari ad € 200,00 và versata con il codice tributo 109T, mentre l’imposta di bollo di € 32,00 (oppure € 48,00 se si vogliono registrare 3 copie) si versa con il codice tributo 456T. Cliccando su Modello F23 è possibile scaricarne copia direttamente tramite SCR News;
- Portare in Agenzia delle Entrate le copie degli atti da registrare, le fotocopie delle carte d’identità del comodante e del comodatario, le marche da bollo (oppure copia F23 se il pagamento avviene in maniera virtuale), il Modello 69 compilato e la copia del
modello F23 attestante il versamento dell’imposta di registro.
Nel caso in cui la data di stipula del contratto di comodato coincide con la data di decorrenza del contratto stesso, le marche devono riportare la stessa data della stipula e decorrenza.
Nel caso in cui la data di stipula è antecedente la data di decorrenza, le marche devono riportare la data della stipula.
Nel caso in cui la data di stipula sia successiva alla data di decorrenza, le marche devono riportare la data della decorrenza.
La registrazione deve avvenire entro 20 giorni dalla data della stipula ovvero, se antecedente, dalla data della decorrenza indicata nel contratto di comodato.
Registrazione contratti di comodato – Che cos’è
Indice degli argomenti:
Il comodato è il contratto con il quale una parte consegna all’altra un bene mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire lo stesso bene ricevuto. Il comodato è essenzialmente gratuito (art. 1803 del c.c.). Il comodato può essere redatto in forma verbale o scritta.
I comodati di beni immobili sono soggetti a registrazione se:
- redatti in forma scritta: in tal caso la registrazione deve essere effettuata entro 20 giorni dalla data dell’atto;
- stipulati in forma verbale, solo se enunciati in un altro atto sottoposto a registrazione.
Possono essere registrati, inoltre, contratti di comodato gratuito stipulati verbalmente, relativi a immobili, esclusivamente per fruire dell’agevolazione IMU/TASI introdotta dalla legge di stabilità 2016. Per tali contratti la registrazione potrà essere effettuata presentando a un qualunque ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate:
- il modello di richiesta di registrazione (modello 69) in duplice copia in cui, come tipologia dell’atto, dovrà essere indicato “Contratto verbale di comodato”
- ricevuta del pagamento di 200 euro per l’imposta di registro effettuato con modello F23 (codice tributo 109T).
Per i contratti di comodato in forma scritta è inoltre dovuta l’imposta di bollo, che è assolta con i contrassegni telematici (ex marca da bollo) aventi data di emissione non successiva alla data di stipula. L’importo dei contrassegni deve essere di 16 euro ogni 4 facciate scritte e, comunque, ogni 100 righe.
Agevolazione IMU/TASI
La legge di stabilità 2016 (articolo 1, comma 10, della legge 208/2015) prevede che la base imponibile ai fini IMU/TASI possa essere ridotta del 50% per le unità immobiliari (ad eccezione di quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9) concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta, entro il primo grado, che le utilizzano come abitazione principale. Per usufruire di tale agevolazione è necessario registrare il contratto di comodato.
Fac-simile contratto di comodato uso gratuito
La prima fase per la registrazione del contratto di comodato, è quella di predisporre il contratto in duplice/triplice copia.
Ecco un fac-simile di contratto di comodato d’uso:
FAC-SIMILE CONTRATTO DI COMODATO USO GRATUITO IN FORMATO WORD
Modello 69 per registrazione comodato uso gratuito
Modello F23 per registrazione comodato uso gratuito
Ribadiamo che per registrare il contratto di comodato è sufficiente presentare, presso qualunque ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate, il modello di richiesta di registrazione (modello 69) in duplice copia e la ricevuta del pagamento di 200 euro per l’imposta di registro effettuato con modello F23 (codice tributo 109T). Oltre all’imposta di registro, per i contratti in forma scritta è dovuta l’imposta di bollo (codice tributo 456T), che si assolve con i contrassegni telematici (ex marca da bollo) aventi data di emissione non successiva alla data di stipula. L’importo dei contrassegni deve essere di 16 euro ogni 4 facciate scritte e, comunque, ogni 100 righe.