Come fare saldo e stralcio delle cartelle esattoriali

In questo articolo ci occupiamo di saldo e stralcio delle cartelle esattoriali. Scopriamo come fare per aderire a questa importante riduzione delle cartelle esattoriali, che riguarda debiti fiscali e contributivi. Tutto quello che c’è da sapere sui requisiti di accesso e su come presentare la domanda.

Saldo e stralcio delle cartelle esattoriali: che cos’è e quali sono i vantaggi?

Indice degli argomenti:

Una delle novità di questo 2019 dal punto di vista fiscale riguarda il saldo e lo stralcio delle cartelle esattoriali. Probabilmente avete sentito parlare di questo argomento negli ultimi mesi, visto che si tratta di uno dei provvedimenti che fanno parte della Legge di Bilancio 2019. Per molti italiani rappresenta un vantaggio economico non indifferente, motivo per cui è bene analizzare nel dettaglio questo saldo e stralcio delle cartelle esattoriali. Innanzitutto, di cosa stiamo parlando precisamente? Si tratta molto semplicemente di un vero e proprio sconto che viene applicato ai debiti fiscali e contributivi. Ovviamente la riduzione dell’importo dovuto all’Agenzia delle Entrate viene applicata solamente in determinati casi, che analizzeremo all’interno di questo articolo.

Coloro che possono accedere all’importante riduzione delle cartelle esattoriali sono solamente i cittadini che ne hanno bisogno in quanto si trovano in difficoltà economiche. Inoltre il saldo e stralcio può essere richiesto solamente per debiti affidati agli agenti della riscossione nel periodo che va dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2017. Per tutte le altre cartelle esattoriali dunque non è possibile usufruire dello sconto previsto dalla Legge di Bilancio 2019. Nel caso in cui abbiate debiti fiscali e contributivi relativi a questo periodo allora potrete procedere con la richiesta del saldo e stralcio delle vostre cartelle. Ma quali sono i vantaggi derivanti da questo importante provvedimento? Come abbiamo detto i contribuenti potranno usufruire di una riduzione dei propri debiti con l’Agenzia delle Entrate, in misura proporzionale al proprio reddito. Come sempre dunque i requisiti e anche le agevolazioni che si possono ottenere dipenderanno dalla propria dichiarazione Isee.

Come probabilmente già sapete l’Isee è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, che tiene conto dei redditi percepiti dai componenti del nucleo familiare. In base a questo indicatore lo sconto delle cartelle esattoriali sarà più o meno importante. Bisogna considerare innanzitutto che usufruendo del saldo e stralcio delle cartelle esattoriali vengono presi in considerazione i debiti al netto di sanzioni ed interessi di mora. Del debito già scontato dunque ne dovrà essere pagata solamente una percentuale che varia tra il 16% ed il 35%. Dunque l’importo che il contribuente andrà a pagare all’Agenzia delle Entrate sarà decisamente più basso rispetto a quello precedentemente dovuto.

In particolare coloro che abbiano un indicatore Isee fino ad 8.500 euro è previsto lo sconto maggiore, e l’importo da pagare sarà solamente il 16% del debito. Chi invece ha un Isee compreso tra 8.500 euro e 12.500 euro la percentuale da pagare sarà pari al 20%. Infine per dichiarazioni Isee fino a 20.000 euro dovrà essere pagato il 35%. Agli importi che abbiamo appena elencato vanno poi aggiunte le somme di denaro dovute all’agente di riscossione a titolo di aggio e di rimborso spese per le procedure esecutive e per la notifica delle cartelle. In generale comunque il vantaggio per coloro che rientrano nei requisiti necessari per poter richiedere il saldo e stralcio delle cartelle esattoriale è enorme, visto lo sconto applicato.

I vantaggi del nuovo saldo e stralcio delle cartelle esattoriali previsto per questo 2019 non finiscono qui. Alla riduzione dell’importo da pagare si aggiunge infatti la possibilità di scegliere il pagamento a rate. Nel caso in cui non vogliate pagare il vostro debito in un’unica soluzione potrete dilazionare il pagamento in 5 comode rate. In particolare entro il 30 novembre 2019 dovrete pagare il 35% del totale. La seconda rata sarà pari al 20% del totale ed andrà pagata entro il 31 marzo 2020, mentre le restanti 3 rate saranno di uguale importo (15% del totale) e avranno data di scadenza 31 luglio 2020, 31 marzo 2021 e 31 luglio 2021. Se scegliete questo pagamento in comode rate il tasso d’interesse sarà del 2%.

Requisiti per accedere al saldo e stralcio delle cartelle: cosa fare se non si possiedono

Se avete cartelle esattoriali relative al periodo che va dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 sarete dunque sicuramente interessati ad accedere al saldo e stralcio. Ma come abbiamo già detto non tutti possono usufruire di questa importante agevolazione, che vi permetterà di eliminare finalmente tutti i vostri debiti con l’Agenzia delle Entrate. Il requisito fondamentale è quello di avere un Isee che non superi i 20.000 euro. Soltanto in questo caso il contribuente è individuato come soggetto in grave e comprovata difficoltà economica che dunque ha bisogno di questo sconto per poter pagare i propri debiti.

Tuttavia i requisiti definiti dalla Legge di Bilancio 2019 per determinare in quali casi è possibile usufruire del saldo e dello stralcio delle cartelle esattoriali non riguarda solamente la situazione economica del contribuente. Lo sconto delle cartelle è previsto infatti solamente per determinati debiti affidati all’agente delle riscossioni per il periodo di riferimento riportato in precedenza. I debiti per i quali si può richiedere il saldo e lo stralcio sono esclusivamente quelli derivanti dal mancato versamento di imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali e dal mancato versamento dei contributi dovuti da tutti coloro che siano iscritti alle casse previdenziali professionali oppure alle gestioni previdenziali rivolte ai lavoratori autonomi dell’Inps “con esclusione di quelli richiesti a seguito di accertamento”.

È bene sottolineare che possono accedere al saldo e stralcio delle cartelle esattoriali anche tutti coloro che abbiano aderito alle precedenti rottamazioni delle cartelle stesse, per le quali però non siano stati perfezionati integralmente i pagamenti degli importi dovuti. Cosa fare dunque se non si possiedono i requisiti che abbiamo appena elencato? In questo caso non si può accedere al saldo e stralcio delle cartelle esattoriali, tuttavia si può usufruire comunque di un’agevolazione sull’importo dovuto all’Agenzia delle Entrate. Come previsto dalle Legge di Bilancio 2019 infatti in questo caso la richiesta di adesione al saldo e stralcio verrà automaticamente considerata come richiesta di accesso alla definizione agevolata. Coloro che abbiano un Isee superiore ai 20.000 euro infatti potranno comunque accedere alla “rottamazione ter”, che prevede il pagamento del proprio debito al netto delle sanzioni e degli interessi di mora. Inoltre il pagamento potrà essere dilazionato in 5 comode rate, come abbiamo visto in precedenza.

Come presentare la domanda per saldo e stralcio cartelle esattoriali

Il saldo e lo stralcio delle cartelle esattoriali rappresenta dunque un provvedimento molto importante e vantaggioso per tutti i contribuenti. Come fare dunque per presentare la domanda di saldo e stralcio? Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile scaricare il modulo Saldo-Stralcio (Mod. SA-ST) che deve essere compilato per presentare la richiesta. Nel modello stesso dovranno essere inseriti tutti i dati personali, i numeri delle cartelle, il numero del protocollo relativo alla Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) ed il valore dell’indicatore Isee. Infine nello stesso modulo il contribuente dovrà scegliere tra il pagamento in un’unica soluzione oppure nel numero massimo di rate previste dalla norma.

Entro quando deve essere presentata la domanda di saldo e stralcio delle cartelle esattoriali? Come riportato anche sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, la data entro la quale vanno presentate le domande è il 30 aprile 2019. Per la presentazione è possibile procedere sia per via telematica che tramite presentazione del modulo in formato cartaceo. Per la richiesta di adesione al saldo e stralcio direttamente dal proprio computer di casa è indispensabile essere in possesso di una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC). Sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate è possibile consultare la lista degli indirizzi PEC relativi alle diverse Direzioni Regionali di Agenzia delle Entrate-Riscossione. All’indirizzo relativo alla propria Regione di residenza il contribuente dovrà inviare il modulo saldo e stralcio compilato ed una copia di un documento d’identità in corso di validità. L’utilizzo della posta elettronica certificata garantisce lo scambio di documenti in totale sicurezza, motivo per cui non può essere utilizzato un normale indirizzo email.

Nel caso in cui non siate in possesso di una casella di posta PEC vi basterà recarvi presso uno degli Sportelli dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione presenti in tutte le Regioni d’Italia ad esclusione della Sicilia. Sempre sul sito internet dell’Agenzia è possibile consultare la lista completa degli indirizzi presso i quali è possibile recarsi. Una volta individuato lo Sportello più vicino a casa vostra vi basterà stampare il modello SA-ST dallo stesso sito web, compilarlo in tutte le sue parti e firmarlo. Infine recandovi allo Sportello vi basterà consegnare il modulo stesso, ricordandovi inoltre di avere a portata di mano un documento d’identità. Una volta presentata la domanda vi basterà attendere la comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate dell’importo che dovrete affrontare. Tale comunicazione verrà effettuata a seguito di un controllo dei requisiti e, come definito dalla stessa Legge di Bilancio 2019, entro 31 ottobre 2019. Successivamente il contribuente dovrà procedere con il pagamento dell’importo dovuto entro il 30 novembre 2019 oppure usufruendo del pagamento in 5 rate con scadenza dell’ultima rata al 31 luglio 2021. In caso di mancato accoglimento della richiesta di saldo e stralcio come detto in precedenza avviene l’automatica inclusione alla rottamazione-ter, per la quale valgono le stesse scadenze per i pagamenti.

FAQ SALDO E STRALCIO

Quali sono i debiti che rientrano nel “Saldo e stralcio”?

Il provvedimento (Legge n. 145/2018 art. 1 commi 184 e ss.) riguarda i debiti, intestati a persone fisiche, risultanti dai singoli carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 derivanti dall’omesso versamento:

  • di imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali e dalle attività previste dall’articolo 36-bis del D.P.R. 600/1973 e dall’articolo 54-bis del D.P.R. 633/1972, a titolo di tributi e relativi interessi e sanzioni;
  • dei contributi dovuti dagli iscritti alle casse previdenziali professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi dell’INPS, con esclusione di quelli richiesti a seguito di accertamento.

Chi sono i destinatari delle agevolazioni previste?

Il “Saldo e stralcio” è destinato alle persone fisiche con Indicatore della Situazione Economica (ISEE) del nucleo familiare non superiore a 20 mila euro. Possono altresì aderire al “Saldo e stralcio”, sempre per i debiti rientranti nell’ambito applicativo della norma, anche i contribuenti (solo persone fisiche) per i quali, indipendentemente dal valore ISEE del proprio nucleo familiare, alla data di presentazione della dichiarazione di adesione alla Definizione, sia stata aperta la procedura di liquidazione di cui all’articolo 14-ter della Legge, n. 3/2012 (cosiddetta Legge del sovraindebitamento). In presenza dei predetti presupposti soggettivi, l’agevolazione riguarderà, naturalmente, solo ed esclusivamente le tipologie di debito rientranti nell’ambito applicativo della Legge n. 145/2018.

Come posso presentare la mia domanda e quale documentazione dovrò allegare?

È possibile aderire al “Saldo e stralcio” in tre modi:

  • attraverso il servizio online “Fai D.A. te”, che consente di presentare la dichiarazione di adesione in modo semplice e veloce compilando un apposito form. Il servizio è disponibile sia nell’area riservata del portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it sia nell’area pubblica per chi non ha pin e password per accedere all’area riservata; in quest’ultimo caso sarà necessario allegare la prevista documentazione per il riconoscimento;
  • coloro che hanno una casella di posta elettronica certificata (pec) possono inviare il modulo SA-ST, debitamente compilato in ogni sua parte, con particolare attenzione alla sezione relativa all’attestazione della situazione di grave e comprovata difficoltà economica (la certificazione ISEE del nucleo familiare o il decreto di apertura della liquidazione), unitamente alla copia della documentazione di riconoscimento. La domanda deve essere trasmessa tramite posta elettronica certificata (pec);
  • in alternativa il modulo di adesione può essere anche consegnato presso gli sportelli presenti sul territorio nazionale (esclusa la regione Sicilia). Nella sezione “Trova sportello” del portale di Agenzia delle entrate-Riscossione è possibile individuare lo sportello più facile da raggiungere e il percorso per arrivarci, i contatti, gli orari e i giorni di apertura.

Devo pagare in un’unica soluzione o posso rateizzare?

Nella dichiarazione di adesione il contribuente può scegliere se pagare in un’unica soluzione entro il 30 novembre 2019, oppure in 5 rate così suddivise:

  • 35% con scadenza il 30 novembre 2019;
  • 20% con scadenza il 31 marzo 2020;
  • 15% con scadenza il 31 luglio 2020;
  • 15% con scadenza il 31 marzo 2021;
  • il restante 15% con scadenza il 31 luglio 2021.

In caso di pagamento a rate si applica un tasso d’interesse pari al 2% annuo a decorrere dal 1° dicembre 2019.

Dopo che ho presentato la domanda per il “Saldo e stralcio”, cosa succede?

La Legge n. 145/2018 stabilisce che Agenzia delle entrate-Riscossione dovrà inviare una “Comunicazione” di accoglimento o di diniego entro il 31 ottobre 2019. In caso di risposta positiva, l’Agente della riscossione comunicherà l’ammontare del debito ammesso al Saldo e stralcio, inviando i relativi bollettini di pagamento.

Che succede se la mia domanda di adesione al “Saldo e stralcio” non viene accolta?

In caso di mancato accoglimento la legge prevede che Agenzia delle entrate-Riscossione invii al contribuente entro il 31 ottobre 2019 una “Comunicazione” con la quale, motivando il mancato accoglimento del “Saldo e stralcio” e limitatamente ai debiti definibili ai sensi dell’art. 3 del D.L. n. 119/2018, avverte il contribuente dell’automatica inclusione nei benefici della Definizione agevolata 2018 (c.d. “rottamazione-ter”), fornendo altresì l’importo da pagare e le relative scadenze di pagamento.

Il pagamento delle somme dovute dovrà essere effettuato in un’unica soluzione entro il 30 novembre 2019, oppure:

  • in 17 rate (5 anni), di cui la prima entro il 30 novembre 2019 (30%) e le restanti 16, ciascuna di pari importo, il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre per i quattro anni successivi;
  • in 9 rate (3 anni), nel caso in cui per gli stessi carichi sia stata già richiesta la “rottamazione-bis”, ma non risultino pagate, entro il 7 dicembre 2018, le rate di luglio, settembre e ottobre 2018.

Come posso pagare le rate del “Saldo e stralcio”?

Una volta ricevuti i bollettini entro il 31 ottobre 2019, sono disponibili i seguenti canali:

  • portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it;
  • App EquiClick;
  • sportelli bancari;
  • uffici postali;
  • home banking;
  • punti Sisal e Lottomatica;
  • tabaccai convenzionati con Banca 5;
  • sportelli bancomat (ATM) che hanno aderito ai servizi CBILL;
  • Postamat;
  • sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione

Cosa succede se non pago una rata o pago in ritardo?

In caso di ritardo la legge prevede una “tolleranza” di massimo 5 giorni rispetto alla scadenza delle rate (il comma 198 dell’art. 1 della Legge 145/2018 richiama il comma 14-bis dell’art. 3 della “rottamazione-ter”). Chi non paga le rate, ma anche chi paga in misura ridotta, perde i benefici previsti dal “Saldo e stralcio”. Gli eventuali versamenti effettuati saranno, comunque, acquisiti a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto.

Ho già presentato domanda di adesione alla “rottamazione-ter”, posso eventualmente presentare domanda per il “Saldo e stralcio”?

Si, se sei una persona fisica puoi presentare, per i debiti rientranti nell’ambito applicativo del “Saldo e stralcio” (Legge n. 145/2018), la relativa domanda.

Cosa succede in caso di ISEE del nucleo familiare superiore a 20 mila euro?

 Se il valore dell’ISEE del nucleo familiare è superiore a 20 mila euro, non si può beneficiare dell’agevolazione del “Saldo e stralcio”. Si può invece fare domanda, entro il 30 aprile 2019, per accedere alla Definizione agevolata 2018 (cosiddetta “rottamazione-ter”).

Mi hanno revocato una rateizzazione per non aver effettuato i pagamenti, posso aderire comunque al “Saldo e stralcio”?

Sì, per le sole persone fisiche è possibile, a patto di rientrare nei requisiti del “Saldo e stralcio” previsti dalla Legge n. 145/2018.

Ho già in corso la procedura di liquidazione prevista dall’art. 14-ter della c.d. Legge del sovraindebitamento (Legge n. 3/2012), posso aderire al “Saldo e stralcio”?

Sì, è possibile presentare la dichiarazione di adesione indipendentemente dal valore dell’ISEE del proprio nucleo familiare, ma esclusivamente per i debiti rientranti nell’ambito applicativo della norma sul “Saldo e stralcio” (Legge n. 145/2018). È necessario allegare alla domanda anche copia conforme del decreto di apertura della liquidazione.


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