In questa pagina ci occuperemo di un argomento molto importante per tutti i titolari di partita IVA. Per i lavoratori autonomi è obbligatorio avere un conto corrente dedicato? Vediamo cosa dice la legge italiana in merito, oltre ad analizzare i vantaggi di possedere un conto corrente a parte per la propria attività lavorativa.
Conto Corrente Dedicato: è obbligatorio per tutti i lavoratori autonomi con partita iva?
Indice degli argomenti:
Se siete dei lavoratori autonomi titolari di partita IVA questo articolo può essere molto interessante per voi. È importante infatti avere ben chiare le regole definite dalla legge italiana per i liberi professionisti, per evitare di avere problemi in futuro nello svolgimento della propria attività lavorativa. Tra i dubbi più frequenti che riguardano gli impegni di un libero professionista con partita IVA ce n’è uno particolarmente importante. Stiamo parlando del conto corrente dedicato. Innanzitutto di cosa si tratta? Il conto corrente dedicato è a tutti gli effetti un conto corrente, senza particolari differenze rispetto a quelli intestati ad un normale cliente che non svolga un’attività commerciale in proprio.
La caratteristica che differenzia il conto corrente dedicato da quello che possiamo definire “privato” è che nel primo caso stiamo parlando di un conto che si utilizza esclusivamente per la propria attività lavorativa. Dunque qualsiasi passaggio di denaro inerente alla professione che si svolge verrà effettuato tramite il conto corrente dedicato. L’acquisto di beni e servizi indispensabili per la propria attività avverrà tramite il conto corrente dedicato, ed allo stesso modo tutti i guadagni ottenuti verranno accreditati sullo stesso conto. Questo permette di non mischiare i flussi di denaro relativi alla vita privata di un individuo con quelli relativi allo svolgimento della propria attività da libero professionista titolare di partita IVA. Il conto corrente dedicato è uno strumento molto utile per diversi motivi, come vedremo meglio nei prossimi paragrafi. Non si tratta di un prodotto finanziario rivolto esclusivamente ai liberi professionisti: anche tutte le imprese commerciali e artigiane possono aver bisogno di un conto corrente dedicato.
La domanda più ricorrente che in molti si pongono in merito al conto corrente che viene spesso definito di tipo “business” è se sia obbligatorio o meno per tutti i titolari di partita IVA. Cosa definisce la legge italiana in merito? Il decreto Bersani del 2006 aveva obbligato tutti i possessori di una partita IVA a dotarsi di un conto corrente dedicato alla propria attività commerciale, in cui far accreditare tutti i guadagni ottenuti e dal quale prelevare il denaro necessario per l’acquisto di beni e servizi connessi all’attività. Tale obbligo è stato abrogato due anni dopo, nel 2008, con il nuovo decreto legge. Dunque ad oggi la risposta al quesito che ci siamo posti è no, non è obbligatorio avere un conto corrente dedicato per i titolari di una partita IVA. Per tutte le entrate e le uscite legate allo svolgimento della propria attività lavorativa si può infatti utilizzare un conto corrente semplice, che potrà essere allo stesso tempo utilizzato anche per i movimenti bancari legati alla propria vita privata.
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Vantaggi e svantaggi del Conto Corrente dedicato per liberi professionisti con partita iva e imprese
Dunque il conto corrente dedicato non è obbligatorio per titolari di partita IVA ed in generale non lo è per tutte le imprese. È comunque interessante analizzare i vantaggi e gli svantaggi di possedere un conto di tipo business, per capire se per un lavoratore autonomo può essere conveniente aprirlo. Innanzitutto bisogna dire che sebbene non si tratti di un prodotto obbligatorio può essere molto utile. Come probabilmente già sapete infatti per i liberi professionisti è obbligatorio per legge l’utilizzo delle modalità telematiche per il pagamento di imposte e contributi. Dunque tutti gli F24 dovranno necessariamente essere pagati tramite conto corrente, ed a questo proposito può essere vantaggioso avere un conto esclusivamente dedicato alla propria attività lavorativa. In base alle leggi attualmente in vigore non si può infatti scegliere di pagare a sportello in contanti tutte le spese relative ai contributi e alle imposte.
Perché è vantaggioso avere un conto corrente dedicato per i lavoratori autonomi con partita IVA? Principalmente per una questione di praticità e di controllo dei flussi di denaro relativi alla propria attività. Scegliendo di gestire sia i pagamenti relativi alla propria vita privata che quelli relativi allo svolgimento della professione tramite un unico conto queste si andrebbero a mescolare. Dunque se si vuole individuare immediatamente ad esempio su cosa si può intervenire per incrementare il profitto oppure i tagli alle spese che si possono effettuare è molto utile avere un conto corrente dedicato in cui il tutto è ordinato. Tra i vantaggi di possedere un conto corrente dedicato per la gestione dei flussi di denaro legati alla propria attività di libero professionista c’è quello relativo agli eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. Sappiamo quanto per un titolare di partita IVA possano essere problematici tali controlli, perciò è importante saper gestire il tutto al meglio.
In questo senso il conto corrente dedicato permette di tenere traccia di tutti i compensi per i quali è stata emessa una fattura e di tutte le spese inerenti all’attività. Dunque per il titolare di partita IVA non ci saranno particolari problemi a giustificare tutti i flussi di denaro registrati sul conto business. Nel caso in cui invece si abbia un unico conto corrente intestato con il quale gestire sia le entrate e le uscite dell’azienda che tutte le spese affrontate per la propria vita privata potrebbero sorgere alcuni problemi. Se l’Agenzia delle Entrate effettua un controllo il titolare del conto dovrà essere infatti in grado di giustificare con causali chiare ogni movimento, il che considerando le spese di vario genere relative alla vita privata potrebbe essere decisamente complicato. Per questo possedere un conto corrente unico potrebbe essere addirittura pericoloso, visto che l’Agenzia delle Entrate potrebbe pensare a delle entrate “in nero” nel caso in cui determinati movimenti non possano essere opportunamente giustificati. Per questo motivo si potrebbe incorrere in sanzioni anche piuttosto elevate, dalle quali è sicuramente meglio stare alla larga.
Dunque sono diversi i vantaggi del conto corrente dedicato, motivo per cui questa soluzione viene solitamente consigliata a tutti i titolari di partita IVA. Accanto a tali vantaggi tuttavia bisogna considerare anche gli svantaggi di questa tipologia di conto. Da questo punto di vista, l’unico aspetto negativo che si può attribuire al possesso di un conto corrente da utilizzare esclusivamente per la propria attività lavorativa è legato ai costi. Il conto corrente dedicato ha infatti dei costi più elevati rispetto a quello classico. In base alla banca alla quale ci si rivolge vengono inoltre definiti dei costi aggiuntivi per usufruire di ulteriori servizi rispetto al pacchetto base. In generale dunque consigliamo l’apertura di un conto corrente dedicato se siete titolari di una partita IVA: nel caso in cui non abbiate grossi movimenti da giustificare e dunque i problemi relativi al possesso di un unico conto non vi preoccupano più di tanto potreste comunque scegliere di non aprire un conto corrente dedicato, o almeno rimandare l’apertura di tale conto.
È obbligatorio avere un Conto Corrente per i lavoratori autonomi?
Abbiamo visto tutte le caratteristiche di un conto corrente dedicato, che abbiamo detto essere non obbligatorio ma comunque fortemente consigliato per tutti i liberi professionisti con partita IVA, in particolar modo per chi deve gestire frequenti flussi di denaro relativi alla propria attività lavorativa. È bene sottolineare tuttavia che quanto detto finora riguardo il fatto di non essere obbligatorio è relativo esclusivamente al conto corrente dedicato. Se vi state chiedendo se si possa fare a meno di un conto corrente per lo svolgimento della propria attività da libero professionista con partita IVA la risposta è no. Possedere un conto corrente per effettuare pagamenti e ricevere compensi tramite l’emissione della relativa fattura è obbligatorio per legge.
Per tutti i titolari di partita IVA, come già detto in precedenza, è necessario pagare imposte e contributi tramite modelli F24 esclusivamente per via telematica. Per effettuare tali pagamenti si possono utilizzare i servizi di home banking offerti ormai da qualsiasi banca tramite il proprio sito internet. In alternativa è possibile chiedere al vostro commercialista di predisporre gli addebiti direttamente tramite il sito web dell’Agenzia delle Entrate. In ogni caso tutti i pagamenti di questo genere non possono essere effettuati in contanti, dunque è indispensabile possedere un conto corrente, indipendentemente dal fatto che sia di tipo business oppure classico.
I pagamenti tramite conto corrente possono essere tracciati senza alcun problema dall’Agenzia delle Entrate. È proprio questo il motivo per cui è diventata obbligatoria questa modalità di pagamento per tutte le imprese e per tutti i liberi professionisti titolari di partita IVA. In ogni caso il nostro consiglio è quello di aprire un conto corrente dedicato per gestire esclusivamente le entrate e le uscite relative alla propria attività lavorativa. Abbiamo già parlato dei diversi vantaggi di questa scelta, che principalmente permette di avere una visione immediata del proprio bilancio. Per questo motivo, sebbene ribadiamo che il conto corrente dedicato non è obbligatorio per i titolari di partita IVA, è senza dubbio uno strumento estremamente utile e dunque da utilizzare per tutti i liberi professionisti.
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Buongiorno,
nel caso del libero professionista, se sul conto corrente dedicato devono transitare solo incassi e spese relativi all’attività professionale, posto che il professionista -come ovvio- utilizza poi in concreto i proventi della propria attività anche per le proprie spese personali, come si deve comportare?
Occorre effettuare ad esempio dei bonifici periodici dal proprio conto corrente “professionale” a quello “personale” con apposita causale, per poi utilizzare solo il conto personale per andare -banalmente – a fare la spesa o al cinema?
Grazie
Ciao Valentina, ti dico subito che su l’obbligo di conto corrente bancario dedicato a professionisti e semplificati il governo ha fatto retromarcia sulla novità, infatti, L’articolo 24 della prima bozza del DL Fiscale 2020 non compare più nel testo definitivo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 ottobre 2019. Nel caso fosse entrata l’obbligatorietà, SI, io ti avrei consigliato di effettuare dei bonifici sul conto personale, per avere la libertà di utilizzo.