Novità in materia di riscatto della laurea, INPS ha comunicato con messaggio del 10 novembre 2017 n. 4488 che è stato riprogettato il servizio online per la presentazione delle relative domande di riscatto laurea nelle gestioni dei dipendenti privati.
Si tratta di un processo di reingegnerizzazione del servizio telematico approntato dall’INPS che è possibile raggiungere tramite il seguente percorso Prestazioni e servizi > Tutti i servizi > Riscatto di laurea.
Vediamo in questa guida quali sono le novità operative del servizio reingegnerizzato per procedere con la presentazione dell’istanza di riscatto della laurea e come fare.
Riscatto Laurea dipendenti privati: come fare
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Per poter accedere al servizio telematico per riscattare la laurea, il richiedente deve essere in possesso del PIN di autenticazione.
Nel caso in cui l’utente non sia dotato di PIN dispositivo, i dati essenziali relativi alla presentazione dell’istanza vengono presi ugualmente acquisiti, ma l’applicazione inviterà l’interessato a dotarsi del PIN dispositivo.
Per procedere con inoltro della relativa istanza, il sistema identifica l’utente come “soggetto inoccupato” ai sensi dell’art.2, comma 5 bis, del D. lgs. n.184/1997 o come soggetto già iscritto ad una gestione previdenziale.
Anche i patronati e i cittadini possono accedervi, ecco le funzioni da utilizzare:
- “Inserisci domanda” che permette di compilare il modulo di domanda proposto dalla procedura inserendo i periodi che si intendono riscattare, basta allegare documentazione a supporto, scegliere le modalità di pagamento ed inviare la domanda tramite il tasto “Riepilogo e invio”. La domanda sarà immediatamente visualizzata nell’elenco delle proprie domande,
- “Consulta domande” dalla quale visualizzare le informazioni di riepilogo delle domande inviate (sede Inps di assegnazione, numero di protocollo assegnato, responsabile del procedimento amministrativo, stato della pratica e varie fasi di lavorazione),
- “Stampa Domanda” e “Stampa Ricevuta”, stampare il dettaglio della domanda e la ricevuta di protocollo,
- “Simulazione di calcolo” che permette di simulare l’onere di riscatto sia per i “soggetti inoccupati” sia per i già iscritti ad una gestione previdenziale;
- “Scheda informativa” contenente i principali riferimenti normativi.
Si ricorda che nel caso in cui un soggetto richiedente sia iscritto a più gestioni previdenziali, l’applicativo propone la gestione in cui risultano versati i contributi più recenti e quella con maggiore anzianità contributiva.
Rispetto alla versione precedente è ora possibile richiedere, nello stesso form online, il riscatto di più corsi di studi, evitando singoli inoltri per ogni titolo di studio riscattabile.
Riscatto di laurea: cos’è e come funziona
Riscattando gli anni di laurea, si trasformano gli anni durante i quali si sostenevano gli esami in un periodo di contribuzione utile ai fini del riconoscimento della pensione.
Tutti i lavoratori che abbiano conseguito la laurea e vantino una posizione assicurativa possono, dietro pagamento di una somma, riscattare quei contribuiti durante il periodo di studio e di conseguimento del Titolo di Dottore.
Gli anni riscattati dal soggetto istante si sommano a quelli pagati dai datori di lavoro (dipendenti) o pagati di tasca propria (lavoratori autonomi) ai fini del riconoscimento ed erogazione della pensione.
Quali titoli accademici si possono riscattare? Diplomi universitari con durata non inferiore a 2 anni e non superiore a 3, la laurea quadriennale e quinquennale (vecchia riforma), triennale e magistrale (nuova riforma), Diplomi di specializzazione vari, Dottorati di ricerca, Diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale.