Bonus Bebè: rinnovo ISEE per le mensilità del 2017

L’INPS gestisce le domande di assegno di natalità (Bonus Bebè) e provvede al pagamento delle mensilità relative al corrente anno 2017 in favore dei soggetti aventi diritto.

A seguito di un monitoraggio dell’erogazione della prestazione, è risultato che molti aventi diritto non hanno ancora provveduto alla presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), utile al rilascio dell’ISEE per il 2017.

Per questo motivo INPS ha necessariamente provveduto alla sospensione dei pagamenti per l’anno in corso. Tutti gli utenti e beneficiari in possesso dei requisiti sanciti dal dettato normativo che vogliano riattivare l’erogazione del Bonus Bebè in loro favore, devono procedere con la presentazione della DSU per l’anno in corso, entro e non oltre il 31 dicembre 2017.

Questa guida mira ad approfondire gli ultimi aggiornamenti pubblicati dall’INPS con il messaggio 10 novembre 2017 n.4476.

Bonus Bebè 2017: come riattivare l’erogazione

Indice degli argomenti:

Per chi non abbia provveduto alla presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), utile al rilascio dell’ISEE, per il corrente anno 2017 ha subito una sospensione dell’erogazione del Bonus Bebè 2017. L’inadempienza ha comportato la sospensione dei pagamenti per l’anno in corso.

Come riattivare l’erogazione del Bonus Bebè 2017? Affinché l’INPS possa riprendere il pagamento delle mensilità dell’assegno di natalità è necessario che i beneficiari in possesso dei requisiti sanciti dal testo normativo che avevano in pagamento il Bonus lo scorso anno, presentino la Dichiarazione Sostitutiva Unica per l’anno in corso entro e non oltre il prossimo 31 dicembre 2017. Questo adempimento è necessario ai fini dell’ISEE minorenni 2017.

INPS con messaggio pubblicato in data 10 novembre 2017 ribadisce l’assoluta importanza del possesso del requisito dell’ISEE, unitamente agli altri requisiti di legge, per poter beneficiare del Bonus Bebè 2017.

Tutti i requisiti sono verificati annualmente sia per la spettanza del diritto sia per la misura dello stesso. Per tutti coloro che non presenteranno la DSU entro il 31 dicembre 2017, si avrà come conseguenza la perdita delle mensilità per il corrente anno, ma anche la decadenza della domanda di assegno presentata nell’anno 2016.

Nel caso di decadenza dal beneficio l’utente che abbia già presentato domanda nel 2016 ancora in possesso dei requisiti di legge, potrà ripresentare una nuova domanda di assegno nel 2018, per il periodo residuo, ma senza possibilità di recuperare le mensilità dell’anno 2017 e con attivazione del beneficio dalla data di presentazione della domanda.

INPS ricorda che le DSU hanno validità fino al 15 gennaio 2018 e, sebbene la domanda di assegno si presenti di regola una sola volta, nell’anno di nascita o di adozione del figlio, è necessario che il beneficiario dell’assegno rinnovi la DSU per ciascun anno di spettanza del beneficio, onde evitare la decadenza dal Bonus Bebè.

Bonus Bebè 2017: i requisiti obbligatori

Per beneficiare del Bonus Bebè occorre essere in possesso di certi requisiti sanciti dal dettato normativo, in primis occorre presentare un ISEE minorenni in corso di validità non superiore a 25.000 euro.

L’assegno spetta a partire dal mese di nascita o di ingresso in famiglia del figlio adottato o affidato. Se l’assegno non può più essere concesso al genitore richiedente, l’altro genitore può subentrare nel diritto all’assegno presentando una nuova domanda entro 90 giorni dall’emanazione del provvedimento del giudice che dispone la decadenza dalla potestà o l’affidamento esclusivo all’altro genitore.

In caso di decesso del genitore richiedente, l’erogazione dell’assegno prosegue a favore dell’altro genitore convivente col figlio.

Se la domanda è presentata oltre i 90 giorni, l’assegno decorre dal mese di presentazione della domanda.


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