Manovra 2018: bonus formazione 4.0

Il disegno di legge di Bilancio 2018, al vaglio del Senato in questi giorni per l’analisi parlamentare, secondo le regole di Palazzo Madama, dovrebbe volgere al termine entro la fine del mese.

La futura legge di Bilancio porta con se una serie di novità, oltre a confermare alcune agevolazioni fiscali già presenti come il super e iper ammortamento, oppure i vari bonus per il settore immobiliare. Tra i tanti bonus, in vigore da gennaio 2018, troviamo anche, restando in tema di digitalizzazione, il bonus formazione 4.0.

Bonus formazione. Ammontare del credito

Indice degli argomenti:

Il bonus è fruibile per le spese effettuate nel periodo di imposta a partire dall’1 gennaio 2018. Il credito d’imposta riconosciuto è pari al 40% (era previsto il 50%) relativo alle spese effettuate per l’attività di formazione altamente qualificata nei confronti dei propri dipendenti. Il credito è riconosciuto per un limite massimo di spesa pari a 300mila Euro.

L’agevolazione si applica all’intera spesa in formazione sostenuta dall’azienda. Il credito può essere riconosciuto fino al 2020 e deve riguardare spese in formazione altamente innovative e qualificate in linea con gli obiettivi prefissati dal governo inerenti al piano industria 4.0.

Bonus formazione. Spese agevolabili

Pertanto, le spese agevolabili sarebbero:

  • cybersicurezza;
  • realtà aumentata;
  • robotica;
  • manifattura additiva;
  • big data;
  • cloud computing;
  • sistemi cyber-fìsici.

Il credito d’imposta viene riconosciuto, in sede di dichiarazione, indicandolo nel modello Redditi relativo al periodo d’imposta in cui le spese sono state sostenute e nelle successive dichiarazioni finché non si realizza il suo completo utilizzo.

Tale credito non concorre né alla formazione del reddito ai fini IRES, né, ai fini IRAP, alla formazione della base imponibile.

Ai sensi dell’articolo 34 della Legge 388 del 2000, non viene applicato il limite annuale previsto per le compensazioni con modello F24, pari a 700 mila Euro. Né il limite previsto per le compensazioni dei crediti d’imposta derivanti da agevolazioni fiscali, pari a 250 mila Euro.

Controlli Bonus Formazione 4.0

Sono previsti controlli, anche abbastanza severi, per vigilare sulla corretta applicazione della norma. Le aziende che usufruiscono di tale bonus dovranno, infatti, disporre di una “apposita documentazione contabile certificata dal soggetto incaricato della revisione legale o dal collegio sindacale o da un professionista iscritto nel Registro dei revisori legali, di cui al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39. Tale certificazione deve essere allegata al bilancio”.

Qualora le imprese non sono obbligati ad essere sottoposte a revisione legale, è necessario, al fine di poter fruire di tale credito, avvalersi di un revisore che avrà il compito di sviluppare la certificazione.

Il revisore o la società di revisione devono svolgere il proprio operato in maniera indipendente e senza essere influenzati, né essere coinvolti nel processo decisionale aziendale(articolo 10, del D.Lgs. 39/2010).

Le aziende già soggette a bilancio revisionato, non sono tenute ad osservare a tali adempimenti.

Decreto attuativo bonus formazione 4.0

Sarà compito, attraverso un apposito decreto, del ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze, entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge di Bilancio, definire le modalità di attuazione di tale misura agevolativa. Decreto che dovrà fornire informazioni dettagliate circa la procedura di accesso al credito. Dovrà fornire indicazione riguardo le procedure di concessione e modalità di utilizzo del credito, con particolare riferimento anche  ai casi di esclusione.


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