In attesa di approvazione da parte del Senato, il disegno di legge di Bilancio, contenente 120 articoli, porta con se una seri di novità. Tra le tante, troviamo la misura agevolativa, disciplinata dall’articolo 4, nei confronti di quei soggetti che acquistano un abbonamento ai mezzi pubblici e vogliono capire come funziona la detrazione di questo costo.
Quando entra in vigore la detrazione per abbonamento mezzi pubblici
Indice degli argomenti:
Questa nuova agevolazione, prevista dalla Legge di Bilancio 2018, qualora venisse approvata dal Parlamento, entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2018.
Altra novità riguarda anche i datori di lavoro, ai quali verrà riconosciuta la possibilità di portare in deduzione totale le spese sostenute per il rimborso dei titoli di viaggio dei propri lavoratori dipendenti. Somma che poi sarà detassata e, quindi, non concorrerà alla formazione del reddito ai fini fiscali.
Andando a modificare il testo unico delle imposte, viene inserita la possibilità di detrarre dall’imposta lorda il 19% del costo dell’abbonamento ai trasporti pubblici locali, regionali e interregionali fino a un massimo di 250 Euro.
“Le somme erogate o rimborsate alla generalità o a categorie di dipendenti dal datore di lavoro o le spese da quest’ultimo direttamente sostenute, volontariamente o in conformità a disposizioni di contratto, di accordo o di regolamento aziendale, per l’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale del dipendente e dei familiari indicati nell’articolo 12 che si trovano nelle condizioni previste nel comma 2 del medesimo articolo 12”.
Chi può scaricare i costi per abbonamento mezzi pubblici 2018
In attesa dell’attuazione definitiva, possiamo dire fin da ora che i soggetti che potranno beneficiare di tale agevolazione sono:
- contribuenti che acquistano un abbonamento per il treno: treni trasporto pubblico locale, regionali ed interregionali;
- contribuenti che acquistano una tessera autobus: autobus trasporto pubblico locale, regionali ed interregionali.
Se le eventuali somme sono rimborsate, per tali abbonamenti, dal datore di lavoro, o dallo stesso sostenute direttamente, non concorreranno alla formazione del reddito fiscalmente rilevante del dipendente stesso.
Questo anche allorquando le somme erogate, anche se sostenute direttamente dal datore di lavoro, sono riferiti ad abbonamenti per mezzi pubblici utilizzati dai familiari fiscalmente a carico del dipendente.
Come si detrae l’abbonamento per mezzi pubblici 2018
Lo sconto verrà riconosciuto in detrazione fiscale Irpef sulle imposte dovute e dovrà quindi esser richiesto in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi.
Al fine di poter usufruire di tale detrazione trasporti pubblici 2018, i cittadini, dovranno conservare la ricevuta di pagamento, andando poi, in sede di dichiarazione, ad indicare la spesa sostenuta nella dichiarazione dei redditi successiva all’anno di effettuazione della spesa, nell’apposita sezione con l’apposito codice che l’agenzia delle Entrate provvederà ad inserire nel nuovo modello 730 o modello Redditi , ex Unico.
Pertanto, se un soggetto acquista un abbonamento al treno, per il trasporto pubblico locale per una cifra pari a 250 Euro, ha diritto di portare in detrazione, in sede di dichiarazione dei redditi 47,5 Euro di abbonamento.
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