Devi ristrutturare il tuo immobile? Sfrutta le agevolazioni fiscali approntate dalla normativa fiscale, contenuta all’articolo 16-bis del DPR 917/86 (Testo unico delle imposte sui redditi). In che cosa consiste la detrazione fiscale? La normativa fissa una detrazione dall’Irpef del 36% delle spese sostenute, fino ad un ammontare complessivo delle stesse non eccedente i 48.000 euro per unità immobiliare.
Questi maggiori benefici sono poi stati prorogati più volte da provvedimenti successivi, compresa la legge di bilancio 2017 (legge n. 232 dell’11 dicembre 2016), la quale ha prorogato al 31 dicembre 2017 la possibilità di usufruire della maggiore detrazione Irpef (50%), confermando il limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.
Dal 1° gennaio 2018 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare. Vediamo in questa guida come funziona la detrazione IRPEF per le Spese di Ristrutturazione.
Detrazione Spese Ristrutturazione: come funziona
Indice degli argomenti:
La normativa fiscale ha reso possibile detrarre dall’Irpef (l’imposta sul reddito delle persone fisiche) una parte degli oneri sostenuti per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici residenziali situati nel territorio dello Stato.
I contribuenti possono usufruire delle seguenti detrazioni fissate al:
- 50% delle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2017, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare;
- 36%, con il limite massimo di 48.000 euro per unità immobiliare, delle somme che saranno spese dal 1° gennaio 2018.
L’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute nell’anno, secondo il criterio di cassa, e va suddivisa fra tutti i soggetti che hanno sostenuto la spesa e che hanno diritto alla detrazione.
Se gli interventi realizzati in ciascun esercizio consistono nella prosecuzione di lavori iniziati in anni precedenti, per determinare il limite massimo delle spese detraibili si deve tenere conto di quelle sostenute nei medesimi anni.
Ciascun contribuente ha diritto a detrarre annualmente la quota spettante nei limiti dell’Irpef dovuta per l’anno fiscale; non è ammesso il rimborso di somme eccedenti l’imposta.
Si ricorda che la detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo, nell’anno in cui viene sostenuta la spesa e in quelli successivi.
Il contribuente che non abbia usufruito dell’agevolazione in uno o più anni, nei successivi periodi d’imposta può comunque beneficiare della detrazione.
Detrazione Irpef Spese di Ristrutturazione: soggetti destinatari
Chi può fruire della detrazione sulle spese di ristrutturazione?
La regola generale è che tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato, possono detrarre le spese di ristrutturazione.
L’agevolazione spetta ai:
- proprietari o nudi proprietari,
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie),
- locatari o comodatari,
- soci di cooperative divise e indivise,
- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce,
- soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali,
- il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento,
- il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge,
- il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.
Se è stato stipulato un contratto preliminare di vendita (compromesso), l’acquirente dell’immobile ha diritto all’agevolazione se:
- è stato immesso nel possesso dell’immobile
- esegue gli interventi a proprio carico
- è stato registrato il compromesso.
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