Come Scaricare la macchina aziendale: Dedurre e detrarre auto aziendale

Scaricare dalle tasse la macchina aziendale, vuol dire dedurre e detrarre (termini tecnici) il costo dell’ auto aziendale. Il concetto di auto aziendale non trova una sua unica collocazione all’interno delle norme tributarie in quanto queste prevedono diversi trattamenti fiscali a seconda della tipologia del mezzo, come vedremo in seguito all’articolo, dalle finalità per cui viene utilizzato, ai fini del tributo e del soggetto utilizzatore.

L’automobile è sempre stata, per il fisco, un bene “sensibile” perché utilizzabile, per natura, anche al di fuori della sfera professionale, rendendo impossibile verificare, con controlli ex
post, il peso dell’impiego nell’ambito dell’attività, distinguendolo da quello extra professionale. L’art. 164 del TUIR disciplina le spese relative ai mezzi di trasporto a motore utilizzati nell’esercizio della propria attività. Questo prevede che le spese e gli altri componenti negativi relativi ai mezzi di trasporto (carburante, spese di manutenzione, assicurazione, tassa di proprietà, pedaggi autostradali, etc.) siano deducibili, dal reddito, nel limite del 20% del loro importo.

L’Iva relativa all’acquisto e le spese per autovetture, autoveicoli, motocicli e ciclomotori è detraibile nella misura del 40%.

Vediamo insieme una tabella riepilogativa che permette di capire con che percentuali è possibile scaricare la macchina aziendale:

FISCALITA AUTO (DAL 1.1.2013)DEDUCIBILITA’ DEL COSTODETRAIBILITA’ DELL’IVA
ESERCENTE ARTE O PROFESSIONE (per non più di un veicolo a persona)
ACQUISTO20% (era 40% prima del 01.01.2013)40% (100% se uso esclusivo aziendale)
LEASING20% (era 40% prima del 01.01.2013)40% (100% se uso esclusivo aziendale)
NOLEGGIO20% (era 40% prima del 01.01.2013)40% (100% se uso esclusivo aziendale)
AZIENDE (se uso dell’auto non esclusivamente strumentale all’attività di impresa)
ACQUISTO20% (era 40% prima del 01.01.2013)40%
LEASING20% (era 40% prima del 01.01.2013)40%
NOLEGGIO20% (era 40% prima del 01.01.2013)40%
AZIENDE (se uso dell’auto esclusivamente strumentale all’attività di impresa)
ACQUISTO100%100%
LEASING100%100%
NOLEGGIO100%100%
AGENTE O RAPPRESENTANTE DI COMMERCIO
ACQUISTO80%100%
LEASING80%100%
NOLEGGIO80%100%

Per poter dedurre il costo del carburante bisogna obbligatoriamente istituire una scheda carburante legata all’autoveicolo.

Questo rappresenta un documento sostitutivo della fattura che consente di detrarre pro quota l’iva sull’acquisto del carburante e di dedurre pro quota il costo in sede di dichiarazione dei redditi.

Inoltre, in caso di acquisto, locazione finanziaria e noleggio è limitata la rilevanza fiscale del costo dei veicoli.

MezziAcquisto/leasingNoleggio
Autovettura18.075,993.615,20
Motocicli4.131,66774,69
Ciclomotori2.065,83413,17

Esempio su come funziona l’ammortamento fiscale:

Indice degli argomenti:

Acquisto nel 2016 un autovettura del costo di Euro 40.000,00. Ai fini del calcolo dell’ammortamento vengono considerati solo 18.075,99 (limite massimo deducibile).

Quindi 40.000,00 – 18.075,99= 21.924,01 Quota indeducibile

18.075,99 * 20%= 3.615,20 Quota deducibile sul quale si calcola l’ammortamento al 25%. Quindi Euro 904,00 Quota di ammortamento deducibile nell’esercizio 2017

A questa regola generale esistono però delle eccezioni: in casi particolari è infatti possibile dedurre per intero tutti i costi relativi alle auto.

In particolare, la legge consente di scaricare al 100% i costi della macchina aziendale relativi ai veicoli utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell’attività propria dell’impresa e le spese riguardanti i veicoli adibiti a uso pubblico.

Quali sono i VEICOLI A PIENA DEDUCIBILITA’ o che si possono scaricare al 100%:

I veicoli in relazione ai quali la norma consente la piena deducibilità dei costi sono:

  1. Veicoli non compresi nell’articolo 164 del TUIR, ossia veicoli diversi da autovetture, autocaravan, ciclomotori e motocicli. Ad esempio i costi sono pienamente deducibili per autobus, autocarri, trattori stradali, autoveicoli per trasporti specifici o per usi speciali, autotreni, autoarticolati ed autosnodati, mezzi d’opera, etc.;
  2. Veicoli destinati ad essere utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell’attività propria dell’impresa. L’Amministrazione finanziaria ha avuto modo di
    precisare che per beni strumentali nell’attività propria dell’impresa debbano intendersi “i veicoli senza i quali l’attività stessa non può essere esercitata ”, rientrando in tale fattispecie, ad esempio, le autovetture impiegate dalle imprese che effettuano attività di noleggio delle stesse, le automobili utilizzate nelle scuole guida, gli aeromobili da turismo e le imbarcazioni da diporto utilizzati dalle scuole per l’addestramento al volo e alla navigazione. Secondo il parere dell’Amministrazione il concetto di strumentalità “nell’attività propria dell’impresa” è  riconducibile esclusivamente a quei casi in cui il conseguimento dei ricavi caratteristici di un’impresa dipendano direttamente dall’impiego di tali beni.  Non possono considerarsi strumentali le autovetture utilizzate da un’impresa commerciale allo scopo di visitare i propri clienti (nel quadro della presentazione del prodotto finalizzata alla successiva eventuale vendita)” e devono essere esclusi, quindi, da questa definizione anche“… tutti i mezzi di trasporto non a motore alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività dell’impresa anche se temporaneamente utilizzati per fini pubblicitari o promozionali”;
  3. Veicoli adibiti ad uso pubblico, facilmente identificabili in quanto autorizzati all’utilizzo direttamente da un atto della Pubblica Amministrazione. In tale categoria rientrano, ad esempio, i veicoli utilizzati dal titolare della licenza per l’esercizio del servizio di taxi.

Tu scarichi il costo dell’auto aziendale? Se si, in che percentuale?


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