I Ministri Carlo Calenda, Pier Carlo Padoan, Giuliano Poletti e Valeria Fedeli, hanno presentato in data 19 settembre a Montecitorio i risultati del 2017 e le linee guida per il 2018 del Piano Nazionale Impresa 4.0.
La presentazione è stata preceduta dalla riunione della Cabina di Regia a cui hanno preso parte le istituzioni nazionali e locali, le associazioni di categoria, i sindacati e il mondo accademico.
“Da gennaio a giugno, questo è un dato Istat che uscirà tra qualche giorno, c’è un andamento di ordinativi interni del +9%, in linea con l’obiettivo che era molto sfidante”, lo ha annunciato il Ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda.
Il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha commentato “abbiamo quasi recuperato la distanza dalla crisi ma dobbiamo recuperare la distanza dal mondo pre-crisi. Bisogna fare molti più passi avanti, non c’è da sentirsi soddisfatti”. Calenda ha poi aggiunto che, a fronte dei risultati riscontrati sui principali indicatori manifatturieri, nel 2018 verranno “rifinanziate le principali misure previste nel primo anno, rivedendo le aliquote e i perimetri degli incentivi, compatibilmente con le risorse di finanza pubblica disponibili”.
“Il primo degli investimenti che vogliamo fare è quello nel sapere e nella conoscenza, questa è una leva essenziale del futuro”, lo ha sottolineato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in occasione del Convegno su ‘Piano nazionale Impresa 4.0’.
Poletti è intervenuto anche in merito al tema del lavoro, ricordando che “il Ministero del Lavoro insieme al Miur e al Mise ha attivato una sede di confronto sul lavoro che cambia: avremmo potuto fare una commissione e un libro bianco, ma per noi è importante la partecipazione attiva e responsabile di tutto il corpo sociale per costruire un rapporto di fiducia più forte”.
Convegno su Piano Nazionale Impresa 4.0: obiettivi 2017-2020
Indice degli argomenti:
Al centro del Convegno su ‘Piano nazionale Impresa 4.0’:
- l’evoluzione del Piano Industria 4.0 in Impresa 4.0,
- incremento degli investimenti privati,
- aumento delle spese in Ricerca&Sviluppo,
- incremento degli investimenti privati in early stage delle nuove imprese,
- strumenti pubblici di supporto,
- infrastrutture digitali,
- competenze e lavoro.
Gli obiettivi 2017-2020:
- >10 Mld € incremento investimenti privati da 80 a 90+ Mld € nel 2017-2018
- +11,3 Mld € di spesa privata in R&S&I con maggiore focus su tecnologie I4.0 nel periodo 2017-2020
- +2,6 Mld € volume investimenti privati early stage mobilitati nel periodo 2017 – 2020
- 000 studenti universitari e 3.000 manager specializzati su temi I4.0
- +100% studenti iscritti ad Istituti Tecnici Superiori su temi I4.0
- 400 dottorati di ricerca con focus su I4.0
Industria 4.0: evoluzione in Impresa 4.0
Il piano nazionale Industria 4.0 entra nella seconda fase evolutiva e fisiologica, assumendo il nome in Impresa 4.0. I principali quattro pilastri che compongono il Piano Impresa 4.0 sono ascrivibili ai seguenti: investimenti innovativi, strumenti pubblici di supporto, piano banda ultralarga, competenze.
- INVESTIMENTI INNOVATIVI: Investimenti privati da 80 a 90 miliardi nel biennio 2017-2018, incremento di 11,3 mld spesa privata in Ricerca e Sviluppo, maggiori investimenti privati in early stage delle nuove imprese (al I semestre 2017 gli investimenti in early stage sono cresciuti di appena il 2% rispetto al 2016; si tratta di una crescita positiva ma sotto le attese)
- STRUMENTI PUBBLICI DI SUPPORTO: più credito con riforma e finanziamento del Fondo di Garanzia; il totale finanziato dal Fondo di Garanzia è cresciuto dell’8,9% nei primi 8 mesi dell’anno 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016 (10,5 miliardi di nuovi finanziamenti bancari) e il totale garantito è cresciuto del 10,7% (7,4 miliardi di garanzie pubbliche). Incremento dei contratti di sviluppo, potenziamento del Piano Made in Italy per le catene digitali di vendita.
- INFRASTRUTTURE DIGITALI: Obiettivo, 100% aziende connesse a 30Mbps e il 50% a 100Mbps; il Piano Banda Ultralarga ha previsto uno stanziamento di 3,5 miliardi di euro per infra entro il 2020 l’85% dei civici nazionali avrà copertura a 100Mbps e il 15% a 30 Mbps. Negli ultimi due anni sono stati investiti 12,6 miliardi in innovazione per colmare il gap digitale. “Il divario della digitalizzazione è uno dei gap più importanti da colmare e che pone il tema dei contenuti che vanno nel digitale. In due anni sono stati spesi 12,6 miliardi”.
- COMPETENZE E LAVORO: Obiettivo: formare 200.000 universitari e 3.000 manager su temi 4.0, è stato lanciato il “Piano Nazionale Scuola Digitale” per la formazione di 150mila persone sui temi del digitale e la creazione di 8.400 animatori digitali coinvolgendo più di 1,3 milioni di studenti e oltre 4.000 istituti. E’ stato avviato il programma Alternanza Scuola/Lavoro che ha coinvolto 90mila studenti su tematiche Industria 4.0. Inoltre, si prevede di creare un “ponte” tra imprese e ricerca e di promuovere il lavoro 4.0: nel 2018 le imprese che effettueranno una spesa incrementale in formazione avranno accesso al cosiddetto ‘credito di imposta su formazione 4.0’. Il credito di imposta si applicherà “solo alle spese relative ai costi del personale che ha sostenuto corsi di formazione con focus su almeno una tecnologia Industria 4.0 e pattuiti attraverso accordi sindacali sulle seguenti tematiche: vendita e marketing; informatica; tecniche e tecnologie di produzione”.