La circolare INPS 5 luglio 2017, n. 107 ha chiarito i dettagli in materia di lavoro occasionale (legge 21 giugno 2017, n. 96) che può essere svolto tramite due distinte modalità: il libretto famiglia e il contratto di prestazione occasionale.
La disciplina delle prestazioni di lavoro occasionale è stata introdotta dall’art. 54 bis, legge 21 giugno 2017, n. 96 di conversione del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50.
Dopo circa 45 giorni di operatività della piattaforma INPS per la gestione delle prestazioni occasionali sono oltre 27 mila gli utenti che si sono registrati.
Come mette in evidenza INPS, si tratta di 3.998 utilizzatori del Libretto Famiglia, 12.252 utilizzatori del contratto di prestazione occasionale (aziende, liberi professionisti, associazioni ed altri enti) e 10.767 lavoratori disponibili a operare nelle forma del lavoro occasionale.
Vediamo di capire meglio il quadro normativo, come funziona e come procedere con l’utilizzo del servizio online.
INPS: i dati sul servizio online per le prestazioni di lavoro occasionale
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Dopo circa 45 giorni di operatività, INPS ha pubblicato i primi dati relativi al servizio online per le prestazioni di lavoro occasionale.
Sono oltre 27mila gli utenti che risultano essere registrati: i versamenti effettuati dagli utilizzatori hanno superato l’importo di 4 milioni di euro, di cui 362.000 per il libretto famiglia e 3.833.000 euro per il contratto di lavoro occasionale.
Nel solo mese di agosto, oltre l’80% dei pagamenti di prestazioni (effettuati direttamente dall’INPS) è stato realizzato con accredito su carta di credito ovvero in conto corrente.
Una volta proceduto con la registrazione in piattaforma, il lavoratore non deve espletare alcun altro adempimento e riceve ogni comunicazione relativa alla sua prestazione professionale sul suo indirizzo email o tramite SMS sul telefono.
Dopo l’avvenuta registrazione, il lavoratore deve effettuare solo una comunicazione relativa allo svolgimento della prestazione lavorativa, operazione che richiede qualche minuto e può essere svolta utilizzando il Contact center dell’INPS che, in tempo reale, svolge la suddetta attività per conto dell’utilizzatore.
A partire dal mese di settembre saranno approntate nuove rilevanti funzionalità, tra cui quella che consente alle aziende agricole di effettuare la comunicazione di svolgimento della prestazione lavorativa su un arco temporale di tre giorni, piuttosto che di un solo giorno.
Libretto famiglia: che cos’è e come funziona
Le prestazioni di lavoro occasionale sono strumenti che possono essere utilizzati dai soggetti che vogliano intraprendere attività lavorative in modo sporadico e saltuario.
Gli utilizzatori possono acquisire prestazioni di lavoro attraverso il libretto famiglia, un libretto composto da titoli di pagamento, il cui valore nominale è fissato in 10 euro, importo volto a compensare le prestazioni lavorative di durata non superiore ad un’ora.
Del valore nominale di 10 euro: 8 euro costituiscono il compenso del prestatore, 1,65 euro vengono accantonati per la contribuzione IVS alla Gestione Separata, 0,25 euro per il premio assicurativo INAIL, e 0,10 euro per il finanziamento degli oneri gestionali.
Il libretto famiglia può essere acquistato mediante versamenti tramite F24 modello Elide, con causale LIFA, oppure tramite il “Portale dei pagamenti”.
Le prestazioni di lavoro occasionale prevedono i seguenti limiti economici:
- per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro;
- per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore, a compensi di importo non superiore a 2.500 euro.
Tali importi sono riferiti ai compensi percepiti dal prestatore, ossia al netto di contributi, premi assicurativi e costi di gestione. La misura del compenso è calcolata sulla base del 75% del suo effettivo importo, esclusivamente nel rapporto tra ciascun utilizzatore con riferimento alla totalità dei prestatori, per le seguenti categorie:
- titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità;
- giovani con meno di 25 anni di età, se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado ovvero a un ciclo di studi presso l’università;
- persone disoccupate;
- percettori di prestazioni integrative del salario, di reddito di inclusione ovvero di altre prestazioni di sostegno del reddito.
NON è possibile fare ricorso a prestazioni di lavoro occasionali da parte di lavoratori con i quali l’utilizzatore abbia in corso, o abbia avuto negli ultimi 6 mesi, un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa.
Le attività che l’utilizzatore può remunerare tramite il libretto famiglia sono tassativamente indicate dalla legge e consistono in:
- piccoli lavori domestici, inclusi i lavori di giardinaggio, di pulizia o di manutenzione;
- assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con disabilità;
- insegnamento privato supplementare.
Contratto di prestazione occasionale: che cos’è e come funziona
Il contratto di prestazione occasionale è rivolto a professionisti, lavoratori autonomi, imprenditori, associazioni, fondazioni e altri enti di natura privata, pubbliche amministrazioni.
Come per il Libretto famiglia rimangono gli stessi limiti economici e le categorie di prestatori, il compenso giornaliero del prestatore non può essere inferiore a 36 euro, pari al corrispettivo di quattro ore lavorative.
Il compenso orario è liberamente fissato dalle parti ma non può mai essere inferiore a 9 euro l’ora, fatti salvi i diversi limiti previsti per il settore agricolo.
Al compenso spettante al prestatore si applicano alcuni oneri a carico dell’utilizzatore:
- la contribuzione alla Gestione Separata, nella misura del 33%;
- l’assicurazione INAIL, nella misura del 3,5%;
Sui versamenti complessivi effettuati dall’utilizzatore è trattenuto dall’INPS l’onere di gestione nella misura dell’1%.
Si deve ricordare che NON è ammesso il ricorso al contratto di prestazione lavoro occasionale a tutti i datori di lavoro che hanno occupato mediamente più di cinque lavoratori subordinati a tempo indeterminato.