La prossima Legge di Bilancio è chiara sul fronte del Bonus previsto per incentivare le assunzioni dei giovani in azienda: si parla di sgravi contributivi del 50% per tutti i datori di lavoro che assumono giovani e sono previste norme anti-licenziamento a tutela del lavoratore.
Nella Legge di Bilancio 2018 verrà dato molto spazio alle misure volte a sostenere l’incremento dell’occupazione giovanile con 2 miliardi di euro come importo stanziato e con la previsione di normative anti-licenziamento a tutela del giovane assunto in azienda.
Ministro del Lavoro Poletti: maggiore sostegno occupazionale ai giovani
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Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti sta lavorando per individuare le giuste norme da introdurre nella manovra finanziaria per far decollare il mercato del lavoro in Italia, in particolare quello dell’occupazione giovanile.
“Bisogna costruire una società fondata sui tre pilastri: quello del sapere, quello del saper fare e quello del saper essere. La conoscenza è una delle essenze dell’essere umano ma non è sufficiente se non viene messa in relazione con l’esperienza e con il saper stare in comunità“, così ha commentato il Ministro Giuliano Poletti, all’incontro promosso al Meeting di Rimini “Il lavoro che cambia: il ‘Piano Marshall’ per i giovani“.
Il Ministro è tornato sull’urgenza di un cambio di mentalità, che includa inevitabilmente l’idea dell’impresa che ha il nostro Paese. “Occorre smetterla di guardare all’azienda come ad un luogo di sfruttamento del lavoro. Per quello che rappresenta e per le relazioni che si instaurano al suo interno, dovrebbe essere considerata una infrastruttura sociale essenziale“.
Le imprese italiane devono tornare ad assumere, in particolare, i giovani sono il focus principale e per questo il Ministero del Lavoro sta pensando di introdurre dei nuovi sgravi fiscali per il datore di lavoro. Si dovrà trovare una valida soluzione affinché l’impresa non licenzi il giovane, una volta terminato il periodo degli sgravi contributivi (cosa che frequentemente accade nella stragrande maggioranza dei casi).
Per introdurre un Bonus Giovani che funzioni lo Stato avrà necessità di molte risorse economiche, per questo non ci saranno altre riforme sul fronte delle pensioni.
Rispetto alla necessità di cambiare la logica della relazione, Poletti ha posto l’accento sulla necessità di far entrare in connessione la conoscenza, il sapere, la cultura e la scuola con il sistema economico.
In arrivo gli Sgravi fiscali per i giovani
Il Bonus Giovani prevederà sgravi contributivi validi per il prossimo triennio 2018-2021 per ogni ragazzo/a assunto a contratto a tempo indeterminato.
Le imprese non dovranno più versare i contributi INPS integralmente: lo sgravio in arrivo sarà pari al 50% dei contributi e potrà essere usufruito per i ragazzi senza un posto di lavoro stabile con un massimo di 29 anni di età.
Il tetto massimo annuo previsto per lo sgravio dei contributi INPS sarà di 3.250 euro; questa misura sarà assicurata a tutti coloro che non sono mai stati assunti con contratto a tempo indeterminato e non hanno beneficiato di alcun tipo di agevolazione.
Tutte le imprese italiane potranno beneficiare degli sgravi contributivi indipendentemente dalla Regione in cui sono ubicate e localizzate.
Tutela dei giovani assunti: norme anti-licenziamento
Il Ministero del Lavoro Poletti sta cercando una valida soluzione per limitare il più possibile il licenziamento dei giovani.
Con l’introduzione del nuovo Bonus occupazionale, aumenterà la probabilità da parte dell’impresa e del datore di lavoro di assumere il giovane per i soli 3 anni in cui è possibile sfruttare dello sgravio contributivo, per poi licenziarlo e sostituirlo con un altro giovane. Per evitare questa spiacevole situazione nei confronti dei giovani assunti, si sta pensando ad un piano di normative anti-licenziamento. Speriamo che il pacchetto di riforme e le misure funzionino e “riaccendano” la spirale occupazionale sul fronte dei giovani.