Fisco: dal 21 agosto riprende la notifica degli atti (anche tramite PEC)

Dopo la sospensione dal 7 al 20 agosto 2017, il Fisco italiano dal 21 agosto riprende la sua “canonica” attività di notifica degli atti/avvisi ai contribuenti italiani.
Agenzia delle Entrate-Riscossione aveva comunicato il blocco della notifica degli atti, per un totale di 469.915 cartelle e avvisi che sono rimasti “congelati” durante il “cocente” periodo delle ferie di Ferragosto (dal 7 al 20 agosto).
Nel Comunicato Stampa del 4 agosto, Agenzia delle Entrate aveva reso pubblici nel dettaglio i numeri delle regioni e ricordato, come in Sicilia, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione non operi.
Al primo posto figura il Lazio in cui sono stati congelati 109.631 atti, seguita da Lombardia (61.608) Campania (45.947), Toscana (42.801), Veneto (27.858) e Piemonte (26.303). Subito dopo Emilia Romagna (25.228) e a seguire Puglia (22.126), Calabria (22.007), Sardegna (17.917), Liguria (14.910), Friuli Venezia Giulia (9.956), Marche (9.811), Abruzzo (9.413), Umbria (9.224), Trentino Alto Adige (6.353), Basilicata (5.439), Valle d’Aosta (1.744) e, infine, Molise con 1.639 cartelle e avvisi sospesi nelle due settimane di Ferragosto.

Notifica Cartella: ripresa dell’attività di invio presso il domicilio del contribuente

Indice degli argomenti:

Il contribuente-debitore riceve presso il domicilio fiscale, comunicato precedentemente al Fisco, le notifiche degli atti. Anche il contribuente residente all’estero può indicare un indirizzo estero per le notifiche purché non ne abbia già indicato uno in Italia o non abbia nominato un rappresentante fiscale nel nostro Paese.
La comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate può avvenire tramite due diverse modalità:
1) presentazione cartacea, mediante raccomandata con avviso di ricevimento all’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate competente in base al domicilio fiscale del contribuente;
2) presentazione telematica: la comunicazione viene effettuata direttamente dal contribuente abilitato ai servizi telematici, senza avvalersi di intermediari, utilizzando la specifica App.

Notifica atti tramite PEC

Agenzia delle Entrate dà la possibilità di ricevere la notifica degli atti fiscali nella propria casella di posta elettronica certificata (PEC).
È online il modello per richiedere la notifica degli atti con posta elettronica certificata (PEC): niente più code per chi sceglie la posta elettronica certificata per ricevere gli atti del Fisco.
Per i contribuenti-debitori che scelgono questa opzione di ricevere tramite PEC l’avviso/atto da parte del Fisco, è impossibile non riceverlo. Infatti, grazie al Modello da scaricare e compilare, è possibile comunicare i dati relativi all’indirizzo di posta elettronica certificata del soggetto richiedente per la notifica degli avvisi e degli altri atti del Fisco.
Lo stesso Modello è utilizzabile anche per procedere con la comunicazione di tutte le variazioni e revoca dell’indirizzo PEC, precedentemente fornito.

Chi può fruire della notifica atti/avvisi tramite PEC

Possono fruire del modello approntato sul sito dell’Agenzia delle Entrate tutte le persone fisiche e i soggetti diversi dalle persone fisiche, non obbligati ad avere un indirizzo PEC, risultante dall’Indice Nazionale degli Indirizzi di Posta Elettronica Certificata (INI-PEC).

Non possono comunicare un indirizzo di posta elettronica certificata:

  • gli eredi per conto del contribuente deceduto;
  • il rappresentante per conto del minore, inabilitato o interdetto.

Si ricorda che la presentazione del modello deve avvenire SOLO per via telematica dal soggetto richiedente ed abilitato ai servizi telematici. La trasmissione telematica dei dati deve effettuata mediante l’apposito software reso disponibile sul sito www.agenziaentrate.gov.it. Sullo stesso sito è, inoltre, reperibile il modello con le relative istruzioni.

L’attestazione dell’avvenuto ricevimento del modello da parte del Fisco costituisce prova dell’avvenuta presentazione. L’indirizzo dichiarato nella richiesta ha effetto dal quinto giorno successivo a quello in cui l’ufficio delle Entrate attesta l’avvenuta presentazione.



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