Abolire il contante? Da settembre si punta al pagamento elettronico per commercianti, liberi professionisti e artigiani

Per combattere l’evasione fiscale, il Fisco italiano punta ad abolire sempre di più l’utilizzo del denaro contante in luogo della moneta elettronica e dei pagamenti elettronici.
A partire dal mese di settembre ci sarà un vero punto di svolta e il Viceministro dell’Economia Luigi Casero ha annunciato che “Entro settembre prevediamo di firmare il decreto che introduce le prime sanzioni per chi rifiuta un pagamento elettronico”.
Il vero obiettivo del Governo, però va ben oltre la mera sanzione all’esercente e lo stesso Casero sottolinea che l’intento riformistico di prevedere sanzioni agli esercenti che rifiutino i pagamenti elettronici si inerisce all’interno di un framework più ampio “per spingere tutto il sistema a un deciso spostamento verso i pagamenti elettronici in Italia”.
Le associazioni dei consumatori mostrano grande approvazione per la normativa che sarà introdotta a partire dal mese di settembre. Solo qualche obiezione viene sollevata dai esercenti ed il Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli fa notare che “Sui commercianti pesano troppi costi e commissioni alte. Se l’obiettivo è radicare l’uso dei Pos e del pagamento elettronico, non lo raggiungi con un meccanismo sanzionatorio”. Insomma, pare che tutti vogliamo abolire l’utilizzo del contante in favore dei pagamenti elettronici ma, è proprio così?


Abolire il contante: gli europei preferiscono le banconate di grossa taglia

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In realtà altro che abolizione del contante, secondo le rilevazioni statistiche in un sondaggio condotto dalla Commissione Ue è emerso che ben il 95% dei cittadini europei non voglia abolire le banconote cartacee di grossa taglia, con la mera giustificazione che il loro utilizzo nel sistema monetario consenta di lottare contro il riciclaggio di denaro sporco.
Eppure, nonostante questa rilevazione statistica sulla preferenza degli europei per l’utilizzo del contante, le Authority, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Centrale Europea spingono all’utilizzo della moneta elettronica in luogo del contante.
Uno dei punti chiave che le Authority vogliono portare avanti fermamente è quello relativo ad un maggior controllo sull’utilizzo del denaro contante.
Data l’impossibilità al momento di abolire completamente l’utilizzo del cash, tra qualche giorno, entro il mese di settembre, saranno introdotte tutta una serie di forti limitazioni al pagamento in contanti.
In effetti, però, il fatto di volere abolire il contante in luogo dei pagamenti elettronici nascerebbe da altre motivazioni che non affondano meramente le radici nella lotta all’evasione e alla criminalità organizzata.
Infatti, paesi come Svizzera e Giappone che utilizzano il denaro contante, anche banconate di grossa taglia, hanno i tassi di criminalità inferiori. Quindi, favorire il pagamento elettronico, in luogo dell’utilizzo del cash, consentirebbe alle Banche centrali d’imporre tassi sempre più negativi senza provocare alcun “fuga” dei depositi dagli istituti di credito.

Cosa cambiarà per i liberi professionisti da settembre?

Da settembre cambiano le regole: l’utilizzo del POS (point of sale) sarà obbligatorio per tutti gli esercenti commerciali, dai commercianti agli artigiani, passando per i liberi professionisti.
Anche i liberi professionisti, come per i commercianti e artigiani, non potranno più rifiutare il pagamento di una consulenza o di una prestazione professionale pagata dal cliente con carta di credito o bancomat e, per chi non si adeguerà, saranno previste sanzioni pesanti.
Il Viceministro dell’Economia e delle Finanze Casero ha dichiarato che da settembre le sanzioni saranno finalmente pienamente operative grazie alla sottoscrizione di un decreto.
I vantaggi nell’utilizzo del pagamento elettronico sono ascrivibili ai seguenti:
1) comodità per il cliente, senza correre agli sportelli bancari per prelevare il contante,
2) tracciabilità del pagamento, quale utile strumento di contrasto all’Evasione Fiscale,
3) allineamento dell’Italia rispetto agli altri Stati europei.

Sanzioni in arrivo per chi non si adegua

Già con la Legge di Stabilità del 2016 era stata introdotta l’obbligatorietà di garantire la possibilità di pagamento elettronico per ogni transazione commerciale di importo superiore ai 30 euro.
Tuttavia l’applicazione della norma ha incontrato non pochi ostacoli e molti esercenti non hanno ancora introdotto il POS.
L’obbligo, dal mese di settembre, scatterà per le imprese, commercianti e professionisti (notai, falegnami, idraulici, ingegneri, artigiani…) e per chi non si adeguerà saranno irrogate sanzioni pesanti.
Si parla di sanzioni che potranno arrivare anche a quota 500 euro per chi decide di non installare il POS. L’esercente e/o il libero professionista ha 30 giorni di tempo per regolarizzare la posizione acquistando il dispositivo e 60 giorni per comunicare alla Guardia di Finanza l’installazione del sistema.
Chi non si adeguerà potrà verdersi sospesa l’attività commerciale fino all’installazione del dispositivo. Sarà meglio adeguarsi e munirsi del POS, onde evitare di verdersi irrogate sanzioni pesanti!

 




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