Caro-scuola quanto costerai alle famiglie italiane? Le campanelle delle scuole italiane suoneranno tra circa un mesetto e, per le famiglie italiane, inizia la “corsa” agli acquisti per tutto il corredo scolastico: libri, dizionari, zaini, quaderni, penne, cancelleria e varie.
Si prevede che, anche per quest’anno scolastico in partenza, la “stangata” per le famiglie italiane sia assicurata. Circa 522 euro a ragazzo con un incremento dello 0,7% rispetto allo scorso anno: nonostante le difficoltà economiche ed occupazionali dei genitori e di tutti i nuclei familiari italiani, molte famiglie sono già preoccupatissime per i preparativi per il nuovo anno scolastico.
Carta, penna e calcolatrice: basta fare dei conti per capire l’intero ammontare che si dovrà esborsare per mantenere il proprio figlio/figlia a scuola.
Del resto i costi dei libri, astucci, diari e in generale di tutto l’occorrente rappresentano una notevole voce di spesa per il budget a disposizione delle famiglie italiane, che stentano ad arrivare a fine mese.
Come ogni anno l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha cercato di stimare le spese da sostenere per acquistare il materiale scolastico, per l’anno 2017/2018.
Di certo, non si può stare allegri ma, qualche valido stratagemma è utile per risparmiare e per correre ai ripari dal “caro-scuola”.
Scuola: “Stangata in arrivo” per milioni di famiglie italiane
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Ogni anno sono tantissime le associazioni dei consumatori che lanciano l’allarme del “caro-libri”: con il suono della campanella, le famiglie si trovano a dover affrontare tantissime spese e, molto spesso, devono rinunciare alle vacanze per iniziare ad acquistare il corredo scolastico.
Il Sindacato Italiano Librai Confesercenti, grazie ai risultati di un’indagine che ha coinvolto ben 39 città e 52 istituti, ha stimato la spesa che dovranno sostenere le famiglie italiane per i libri delle scuole superiori di secondo grado.
Nel 2017 per acquistare i libri e due dizionari si spenderanno all’incirca 462 € per studente delle scuole superiori ma, le spese rimangono particolarmente elevate per tutti gli alunni che si iscrivono al primo anno scolastico.
Infatti, un giovane che si iscriverà al primo anno delle superiori spenderà all’incirca 689 euro (solo per libri e dizionari), a cui si deve aggiungere tutto il corredo scolastico.
Per chi si iscrive al primo anno delle scuole medie, ogni ragazzino dovrà spendere all’incirca 430 euro, a cui aggiungere circa 500 di spese per il corredo scolastico.
Si tratta di vere e proprie “salassate” che colpiranno i genitori di tutti gli studenti italiani: “Le conseguenze della povertà e del disagio sociale si ripercuotono con particolare intensità sui minori e assicurare il diritto allo studio dei ragazzi attraverso sostegni mirati è un’operazione di civiltà” ha commentato Emilio Viafora, Presidente di Federconsumatori.
Come chiedere il contributo ministeriale per l’acquisto dei libri di testo
In attesa di ulteriori aggiornamenti in merito, le famiglie italiane si aspettano che il Ministero dell’Istruzione fissi un tetto massimo di spesa entro il quale le scuole sono tenute a mantenere il costo dell’intera dotazione libraria, ma nella realtà, la soglia massima verrà superata anche di centinaia di euro. Pochissime sono le Regioni che riescono a coprire per intero la spesa sostenuta dalle famiglie italiane per i libri di testo.
Speriamo che non sia come lo scorso anno 2016/2017: regioni come la Valle d’Aosta, Trentino e Friuli Venezia Giulia hanno garantito il comodato d’uso gratuito a tutti gli alunni delle scuole dell’obbligo, a prescindere dalla loro condizione economica e altre Regioni hanno garantito la copertura della spesa anche per l’acquisto di materiale extra-scolastico.
Bonus Cultura 2017: che cos’è
Dal 3 novembre 2016 tutti i residenti in Italia che hanno compiuto (o compiranno) 18 anni nel 2017 potranno richiedere il contributo di 500 euro da spendere in cultura. Per farlo, è necessario registrarsi al sito 18app.it con la propria identità digitale (SPID) e generare i buoni di acquisto relativi al Bonus cultura, da utilizzare entro il 31 dicembre 2017.