Lavoro a distanza? E’ sempre più una realtà consolidata nell’attuale scenario occupazionale: pensiamo alla pletora di web editor, di copywriter, di giornalisti freelance, traduttori, webmaster che svolgono senza alcun vincolo di subordinazione e senza vincoli di orario, la propria prestazione professionale (anche d’opera intellettuale). Si tratta di prestazioni occasionali dato che la maggior parte di essi, soprattutto alle prime armi, sono dubbiosi e timorosi di avviare l’iter per aprire la “famosa” Partita Iva.
Dunque, per i freelance che non siano titolari di partita Iva ma emettono la Notula per prestazione, dal punto di vista fiscale devono applicare la ritenuta d’acconto sull’importo del compenso economico lordo spettante. Molti dei freelance riescono a reperire commesse da clienti presenti sul territorio estero e, qui, sorge il vero problema: che fattura si deve emettere? Come inserire la ritenuta d’acconto? Tantissimi sono i dubbi che sorgono relativamente la ritenuta d’acconto; tuttavia, il sostituto d’imposta (il committente) non può versare la ritenuta alle casse dell’Erario italiano. Lo stato dove risiede il cliente è sotto una diversa regolamentazione e disciplina tributaria, mentre il prestatore freelance è assoggettato al Fisco italiano.
Cliente estero e freelance/prestatore italiano: Notula per prestazione occasionale
Dato che il committente che commissiona i lavori e i progetti editoriali da sviluppare è presente e subordinato ad una disciplina tributaria diversa da quella italiana, lo stesso committente non può assolvere da sostituto d’imposta. Pertanto, come si deve emettere la notula di prestazione occasionale? Non potendo versare la ritenuta d’acconto, la ricevuta per il compenso deve essere emessa al cliente estero al lordo della ritenuta stessa.
Neppure il freelance è tenuto a versare la ritenuta d’acconto; tuttavia, ricordiamo che trattandosi di redditi derivanti da prestazione occasionale vanno dichiarati (nel Modello Unico o 730) e, nel momento della presentazione della dichiarazione dei redditi, si dovrà pagare l’IRPEF su quanto introitato con i clienti esteri.
Ricorda che nel momento in cui si presenta la dichiarazione dei redditi, seppur introitato redditi derivanti da prestazione occasionale, a seconda della situazione, è possibile che derivi un credito o un debito Irpef.
Notula da emettere ad un cliente estero.
Se lavori come freelance senza Partita Iva e svolgi prestazioni occasionali, devi emettere la Notuta per prestazione occasionale verso il cliente (committente)estero, il quale non può assolvere da sostituto d’imposta.
Ecco il modello di Notula che deve essere presentata qualora il freelance (esempio, un traduttore o un web editoer) abbia maturato crediti per 2000 euro, a titolo di prestazione occasionale con un cliente estero (società Pinco Pallo).
A fine lavoro commissionato deve essere emessa la nota di collaborazione al lordo della ritenuta stessa nel modo seguente:
Maria Rossi
Via Buenos Aires, 1
20121 Milano (MI)
Tel. 02 XXXXXXX
Codice Fiscale
Spett.le Società Pinco Pallo
Indirizzo
Partita IVA e altri rif. fiscali XXXXXXXXXX
Nota n. … del 31/12/2017
Io sottoscritta Maria Rossi, nata a ________ il __________ e residente a ________
in via ________________________ al n. ________________________
richiedo la somma di € 2000,00 (importo al lordo delle imposte) quale compenso per prestazione occasionale per il lavoro di _________________ eseguito nel periodo ____________
Compenso lordo 2000 euro
Netto a pagare 2000 euro
La prestazione é occasionale, da inquadrare tra i redditi di cui all’art. 81 comma 1, lettera L, del D.P.R. 917/86, quindi esclusa dal campo di applicazione dell’I.V.A. secondo quanto previsto dell’art. 5 del D.P.R. n. 633 del 26 ottobre 1972 e successive modifiche.
Pagamento da effettuarsi a mezzo bonifico:
Istituto di credito:________________________
IBAN:_________________________________
Conto intestato a:________________________
Data e Firma
Per informazioni, dubbi o chiarimenti sull’argomento ” Prestazione occasionale verso soggetti esteri ” potrete commentare l’articolo oppure acquistare una consulenza personalizzata, che vi permetterà di avere un parere scritto direttamente dal Dott. Vincenzo Romano, esperto di fiscalità del web.
Grazie mille per la risposta! Approfitto della sua gentilezza e le faccio un’altra domanda. In che momento o in quali condizioni la mia residenza fiscale passerebbe (nel mio caso, facendo un esempio) in Spagna?
Salve,
articolo molto utile e interessante. Io ho lavorato quest’anno da freelancer per Upwork e in totale il mio guadagno arriverebbe intorno ai 1700 euro, guadagni che generalmente trasferisco su PayPal convertendoli poi. Non ho partita iva in quanto il lavoro che svolgo come speaker è ancora occasionale. In questo caso per il prossimo anno per il 730 come devo dichiarare queste entrate? Va portato anche un estratto conto di PayPal?
So che per le commissioni estere se il committente non ha sede in Italia non fa da sostituto imposta, quindi non va applicata la ritenuta anche se comunque Upwork tassa i guadagni in base alla legislazione del paese in cui si trova chi presta il servizio, in questo caso io.
Mi chiedevo quindi quali documentazioni dovessi produrre e portare per dichiarare queste entrate.
Grazie!
Salve Valeria,
Si, se vuole stare tranquilla, deve dichiarare questi redditi occasionali nel modello 730 nel quadro D o nel modello Redditi nel quadro RL. L’estratto conto Paypal che attesta i suoi incassi occasionali, và più che bene. Inoltre può verificare all’interno del panel utente UPwork se esiste una sorta di resoconto sulle commissioni generate, così da poterlo stampare ed inserire a supporto documentale.
Buon lavoro.
grazie per queste informazioni. ho svolto un lavoro per netto 250 euro, che cifra dovrò scrivere nella notula? vorrei che al netto della tassazione applicata in sede di dichiarazione dei redditi mi restasse quella cifra. come posso fare?
grazie e un saluto,
Giulia
Ciao Giulia,
per avere un netto di euro 250 significa che devi fare una ricevuta di prestazione occasionale di euro 312,50, in quanto devi applicare una ritenuta del 20%. Quindi avrai Importo Lordo Euro 312,50 – Ritenuta d’acconto del 20% di euro 62,50 e un netto da incassare di euro 250,00. In dichiarazione dei redditi nel quadro RL dovrai dichiarare euro 312,50 ed inserire euro 62,50 come imposta a titolo d’acconto già versate. Buon lavoro.