Agenzia delle Entrate ha inoltrato oltre centomila lettere per i cittadini che, secondo i dati in possesso del Fisco, non hanno dichiarato nel 2014 i redditi percepiti l’anno precedente. Non sono avvisi di accertamento, ma comunicazioni, che viaggiano via posta ordinaria o via PEC con cui l’Agenzia informa che le risultano somme non dichiarate, in tutto o in parte. I destinatari delle lettere, tra cui per la prima volta figurano anche titolari di reddito di lavoro autonomo, potranno quindi giustificare l’anomalia o presentare una dichiarazione integrativa e mettersi in regola beneficiando delle sanzioni ridotte previste dal ravvedimento operoso.
Una novità riguarda l’assistenza fornita a chi riceve queste lettere in quanto troveranno nel proprio cassetto fiscale la dichiarazione 2014, pronta da integrare sulla base di un prospetto precompilato (disponibile solo per alcuni tipi di reddito) o del prospetto di dettaglio. Le comunicazioni di anomalia sono pubblicate nel “Cassetto fiscale” dei contribuenti interessati: chi è già abilitato ai servizi telematici potrà visualizzare un avviso personalizzato e riceverà un messaggio via sms o email. Inoltre, nel caso il contribuente abbia effettuato la specifica opzione in Unico 2016, la comunicazione sarà inviata tramite canale Entratel all’intermediario; diversamente, riceverà una PEC informativa relativa alla presenza di una comunicazione di anomalia nei dati degli studi di settore nel proprio Cassetto fiscale. In questo modo, i cittadini avranno la possibilità di verificare le eventuali anomalie riscontrate dall’Agenzia e decidere se correggerle o giustificarle.
Agenzia delle Entrate: come correggere gli errori
Indice degli argomenti:
Se ricevi una delle famose lettere inviate ai contribuenti che, secondo i dati in possesso del Fisco, non hanno dichiarato nell’anno 2014 redditi percepiti l’anno precedente, gli errori e le omissioni possono essere regolarizzati nel modo seguente:
- presentando una dichiarazione integrativa;
- versando le maggiori imposte dovute e gli interessi, calcolati al tasso legale annuo dal giorno in cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato a quello in cui viene effettivamente effettuato;
- versando, in misura ridotta, le sanzioni specifiche delle violazioni oggetto di comunicazione e in essa contenute.
Errori ed omissioni all’Agenzia delle Entrate: Dichiarazione integrativa
Nella dichiarazione integrativa, da presentare esclusivamente per via telematica (direttamente o tramite intermediario abilitato) barrando l’apposita casella “dichiarazione integrativa” presente nel frontespizio del modello, devono essere indicati:
- i redditi o gli imponibili non dichiarati, come segnalato nella lettera ricevuta;
- tutti gli altri dati già esposti nella dichiarazione originaria e che non richiedono alcuna modifica.
Errori ed omissioni del contribuente: computare le sanzioni
Coloro che intendono regolarizzare gli errori commessi mediante il ravvedimento operoso devono versare tutte le sanzioni dovute, ridotte in ragione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni. Se sei interessato e ricevi la famosa comunicazione della “Compliance per le imprese e i lavoratori autonomi”, devi calcolare distintamente le sanzioni ridotte correlate all’infedele dichiarazione (Irpef, Irap ed IVA), nonché le sanzioni ridotte relative alle violazioni prodromiche e conseguenziali eventualmente commesse (ad esempio: l’omessa fatturazione ai fini dell’imposta sul valore aggiunto o l’irregolare tenuta delle scritture contabili ai fini delle imposte dirette e dell’IVA).
Agenzia delle Entrate: come effettuare i pagamenti?
Per versare le somme dovute (maggiore imposta, interessi e sanzione ridotta) devi utilizzare il modello F24, disponibile, con le relative istruzioni di compilazione, sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Nell’apposito campo del modello F24 ricorda di riportare il “codice atto” indicato in alto a sinistra nella lettera ricevuta.