Google condannato a pagare 306 milioni di euro: giunto il “compromesso” con il Fisco italiano

La Procura di Milano, guidata da Francesco Greco, negli ultimi anni ha portato avanti tutta una serie di procedimenti per evasione fiscale sui colossi del web, tra cui Google e Apple appunto, ma anche su Amazon e Facebook. Oltre alla vicenda Google-Fisco italiano, cogliamo l’occasione per definire l’accertamento con adesione, chi può aderire, come funziona ed i vantaggi.

Google-Fisco italiano: accertamento con adesione

Indice degli argomenti:

Nel febbraio 2016, il Pm Isidoro Palma ha concluso l’inchiesta che vede coinvolto il noto motore di ricerca accusato, secondo i calcoli del Nucleo tributario della Guardia di Finanza, di aver sottratto alle Casse dell’Erario tra il 2009 e il 2013 redditi imponibili per circa 227 milioni di euro. Somme che sono state contestate nell’atto di chiusura indagini a carico di 5 manager, però, sono diverse da quelle accertate dalla Guardia di Finanza. Nell’atto firmato dal Pm Palma, infatti, si faceva riferimento a 98,2 milioni di euro di imponibili Ires (l’imposta sui redditi d’impresa) non dichiarati nel quinquennio considerato e non ai 227 milioni di euro.

L’accordo raggiunto in data 4 maggio 2017, sotto il profilo tributario potrebbe avere effetti anche sull’inchiesta penale chiusa ormai da tempo, come avvenne per Apple. Per il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, intanto, l’operazione con Google “rappresenta un passo avanti fondamentale nella strategia di lungo periodo che stiamo perseguendo grazie a un grande lavoro di squadra” con la Guardia di Finanza e la Procura guidata da Francesco Greco. Orlandi, tra l’altro, ha evidenziato che si è aperto anche “un dialogo con Google che si è impegnata ad attivare una procedura di ‘ruling’ (Apa), secondo le regole Ocse, per tassare i proventi prodotti” in Italia. Il motore di ricerca ha chiarito di aver aderito all’ ‘accertamento con adesioneper risolvere senza controversie le indagini relative al periodo tra il 2002 e il 2015“.

Accertamento con adesione: di cosa si tratta e chi può aderire

L’accertamento con adesione è un’opportunità offerta al contribuente, che ha subìto accessi, ispezioni, verifiche oppure ricevuto un avviso di accertamento, di aprire una finestra di dialogo con il fisco, presentare nuovi elementi o dati e ridiscutere la propria posizione. Se il contradditorio va a buon fine, si ridefiniscono le maggiori imposte dovute, con vantaggi per entrambe le parti che possono così evitare un lungo contenzioso. Tutti i contribuenti possono aderire: persone fisiche, società di persone, associazioni professionali, società di capitali, enti, sostituti d’imposta. L’accertamento con adesione vale per tutte le imposte dirette e le più importanti imposte indirette indipendentemente dall’importo della contestazione.

Accertamento con adesione: vantaggi

L’accertamento con adesione offre al contribuente ed all’ufficio la possibilità di ridefinire la pretesa tributaria attraverso un contradditorio nel quale possono essere presentati nuovi dati e documenti. Se il procedimento di accertamento con adesione si conclude positivamente, il contribuente usufruisce anche di un altro vantaggio: la riduzione delle sanzioni a un terzo del minimo. Il contribuente può versare le somme dovute in un’unica soluzione, entro 20 giorni dalla stipula dell’accordo, o può scegliere il pagamento rateale, in un numero massimo di 8 rate trimestrali di uguale importo, oppure di 16 quando l’importo totale supera 50.000 euro. La prima rata va versata entro 20 giorni dalla redazione dell’atto. In caso di pagamento rateale non vengono richieste garanzie. Il pagamento va effettuato tramite F23 o F24, a seconda del tipo di imposta.

 


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