Accordo raggiunto su Save: esce de Vido entrano Infravia e Deutsche Asset Management; alla fine è giunto a compimento il tanto atteso accordo fra Enrico Marchi e il socio storico Andrea de Vido, uscito da Finint, la finanziaria che detiene il controllo di Save, la società che gestisce gli aeroporti di Marco Polo a Venezia e a Treviso. E’ questo il resoconto ad oggi sull’intera vicenda di Save SpA, si parla di OPA ovvero di Offerta Pubblica di Acquisto, ma che cos’è un OPA? Vediamo in questa guida la vicenda relativa a Save e rispondiamo al quesito iniziando proprio dal definire un’Offerta Pubblica di Acquisto.
Come sancito e regolamentato da Borsa Italiana: per Offerta Pubblica di Acquisto (di seguito OPA) si intende “ogni offerta, invito ad offrire o messaggio promozionale finalizzato all’acquisto in denaro di prodotti finanziari. Qualora l’acquisto venga realizzato consegnando, a titolo di corrispettivo, altri prodotti finanziari, l’offerta pubblica viene definita di scambio“. Chi lancia un’offerta pubblica di acquisto deve trasmettere preventivamente un’apposita comunicazione alla Consob allegando un documento, destinato alla successiva pubblicazione (per motivi di trasparenza), contenente le informazioni necessarie (elementi essenziali dell’offerta, delle finalità dell’operazione, delle garanzie e delle eventuali modalità di finanziamento previste) per consentire al pubblico di formarsi un giudizio sull’OPA stessa.
La società oggetto dell’OPA è infatti tenuta a diffondere al pubblico un comunicato contente ogni dato utile per la valutazione dell’offerta nonché il proprio giudizio in merito all’operazione. Tale comunicato fornisce informazioni su eventuali patti parasociali, sull’andamento recente e le prospettive dell’emittente, sui fatti di rilievo non indicati nell’ultimo bilancio o nell’ultima situazione infrannuale pubblicata. L’offerta pubblica rimane irrevocabile e si rivolge a parità di condizioni a tutti i possessori degli strumenti finanziari che sono oggetto dell’OPA stessa.
Veniamo alla vicenda di Save SpA, dopo quasi quattro decenni di trattative in standby, Enrico Marchi ha raggiunto un’intesa per liquidare l’atavico socio Andrea de Vido da Finint, società a cui fa capo il 60% circa di Save. Oltre a sistemare la questione in Finint, Enrico Marchi ha siglato e formalizzato un accordo con i veicoli gestiti da Deutsche Asset Management e Infravia. Al termine del riassetto è previsto il lancio di un’Opa a 21 euro per azione, che concernerà dunque il 40% del capitale residuo, la metà del quale è detenuto ad Atlantia. Il titolo di Save, intanto, su Piazza Affari, balza in avanti e supera la soglia di Opa (attualmente, l’andamento del titolo è davvero straordinaria, segna un +6,90%).
L’accordo su Finint prevede che Enrico Marchi rilevi da de Vido la sua quota del 50% nella holding che controlla anche Banca Finanziaria Internazionale. Ci si attende il termine dell’intesa ed il completamento del riassetto entro il 30 luglio 2017, con possibilità di ulteriore proroga al 30 agosto 2017.
Marchi ha siglato un secondo accordo con i fondi infrastrutturali gestiti da Deutsche Asset Management e Infravia, i quali daranno vita ad una nuova società alla quale verrà incrociata la partecipazione di controllo detenuta in Save. La nuova società sarà compartecipata dai tre soci e Marchi resterà, secondo voci, il socio detentore del 12% del capitale. Verrà venduta anche la partecipazione detenuta da Morgan Stanley, attraverso Star Holdings: gli accordi con i fondi e con Morgan Stanley prevedono una valorizzazione del prezzo azionario di Save a 21 euro. Si tratta dello stesso prezzo a cui, nel caso in cui il riassetto perfezioni in maniera positiva, verrà lanciata l’Opa obbligatoria sul rimanente capitale.
“Siamo molto soddisfatti per l’accordo raggiunto con il fondamentale supporto delle prime due banche del Paese (Intesa Sanpaolo e Unicredit ) … si tratta di un assetto azionario chiaro e stabile” – ha annunciato Marchi nel comunicato che ha annunciato l’operazione e continua ad argomentare -” abbiamo trovato in Deutsche Asset Management e Infravia i migliori compagni di viaggio possibili per intraprendere un nuovo percorso di sviluppo, sempre nel solco di un progetto industriale già ben noto e definito: far crescere un sistema gli aeroporti del Nord-Est forte, indipendente, al servizio del territorio che rappresenta“.