L’art. 20 del Decreto del Presidente del Consigli dei Ministri, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 65 del 18 marzo 2017, ha stabilito che il Servizio sanitario nazionale garantisce l’erogazione delle prestazioni di assistenza termale ai soggetti assicurati dell’INPS e dell’INAIL, affetti dalle patologie dettagliate con il Messaggio 1274 del 21 marzo 2017, il quale ha reso noto che per l’anno 2017 l’attività termale avrà inizio il 27/03/2017 e avrà termine il 2/12/2017.
L’Assicurato per poter beneficiare delle prestazioni dovrà esibire, obbligatoriamente e a propria cura, la seguente documentazione:
- certificazione specialistica attestante la patologia e l’indicazione terapeutica al trattamento termale;
- esami strumentali che documentino adeguatamente la patologia attestata (immagini radiologiche, esami di tipo funzionale quali la spirometria, ecc.);
- visita cardiologica ed esame elettrocardiografico recenti, non anteriori a 3 mesi.
Nel termalismo previdenziale il reale beneficio corrisponde al differimento dell’erogazione delle prestazioni di invalidità/inabilità ovvero al superamento dello stato invalidante. Come afferma il Messaggio 1274 “I medici legali dell’Istituto sono chiamati a verificare la sussistenza dei requisiti per accedere a cure balneo-termali efficaci sul piano della prevenzione dell’invalidità, in ordine all’insorgenza, all’evoluzione peggiorativa e alla riabilitazione degli stati morbosi invalidanti”.
Le prestazioni termali trovano corretto motivo di erogazione quando possano avere un reale effetto terapeutico sui processi morbosi di cui sono affetti gli assicurati: restano valide le indicazioni circa la prescrivibilità limitata alle seguenti patologie: Malattie Reumatiche, Osteoartrosi ed altre forme degenerative, reumatismi extra-articolari; Malattie delle vie respiratorie). Fermo restando il limite massimo di erogazione stabilito in cinque cicli totali, possono essere autorizzabili cicli ulteriori al terzo solo qualora sia, oggettivamente documentato, il reale beneficio conseguito con i precedenti trattamenti.
All’esito dell’esame della documentazione clinica e delle risultanze dell’esame, il Medico dell’Istituto territorialmente competente che ha effettuato l’accertamento, formulerà la diagnosi medico legale e il parere in merito alla concessione. Il criterio medico legale dovrà tener debitamente conto della prognosi clinica in relazione alla capacità lavorativa attitudinale. Le patologie tutelate (malattie osteoarticolari e bronco-polmonari) sono quelle che comportano ”ripercussioni menomanti sulle sole attività che richiedono un particolare impegno motorio e/o cardio-respiratorio e quindi, più in generale, sulle attività ad alto consumo energetico”. Le finalità istituzionali del termalismo INPS risultano perseguite solo quando le potenziali ripercussioni funzionali delle patologie sono tali da esercitare un apprezzabile ruolo nel determinismo dello stato invalidante; le categorie professionali interessate sono quelle per le quali risulti prevalente l’impegno fisico rispetto a quello intellettuale durante l’arco della giornata lavorativa.
In dettaglio, l’elenco delle patologie a cui prestare attenzione ogni malattia che compromette, temporaneamente o permanentemente, le condizioni generali è controindicata alla prescrizione della fangoterapia e della balneoterapia:
- Tubercolosi in atto: la prescrizione per la fangoterapia non deve essere fatta prima di 2 anni dalla completa guarigione clinica;
- Cardiopatie: Miocardiopatie medio– gravi; Cardiopatie in fase di scompenso cardio–circolatorio; Cardiopatie ischemiche: Infarto miocardio acuto, esiti di infarto miocardico complicato;
- Difetti valvolari: non esiste controindicazione assoluta;
- Ipertensione arteriosa non esiste controindicazione assoluta;
- Ipotensione arteriosa: non esiste controindicazione assoluta;
- Insufficienza respiratoria grave;
- Neoplasie: tutte in fase di trattamento;
- Tromboflebiti in fase acuta;
- Manifestazioni emorragiche in atto;
- Insufficienza renale medio grave;
- Nefropatie acute e croniche;
- Patologie psichiatriche o neurologiche;
- Epilessia: valutare l’insorgenza dell’ultimo episodio, periodo di latenza, terapia in atto;
- Gravidanza e allattamento;
- Diabete mellito non compensato;
- Malattie infettive e contagiose in genere;
- Ulcera gastro duodenale in fase attiva;
- Malattie cutanee ripugnanti.