Agevolazioni fiscali 2017: novità in materia di Ecobonus e Sismabonus

Dal 1° gennaio 2017 la previgente agevolazione concernente la detrazione fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici è stata sostituita con la detrazione fiscale che avrebbe dovuta essere del 36% prevista per le spese relative alle ristrutturazioni edilizie, in luogo del 65%. Nella stessa misura è prevista anche la detrazione per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali e per quelli che riguardano tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio. Le ultime dichiarazioni del Governo fanno intendere chiaramente che è fortemente scongiurato il rischio che dal 2017 la detrazione possa scendere al 36%, cioè la stessa sorte che accadrà ad altri bonus qualora non vengano rinnovati, con gli investimenti massimi consentiti ridotti del 50%. Anzi il Senato, approvando le misure del Governo, ha prorogato la possibilità di detrarre con un’aliquota pari al 65% per tutto il triennio 2017-2019.

La legge di Stabilità 2017 ha inoltre esteso l’agevolazione all’acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda o di climatizzazione delle unità abitative, agli interventi realizzati dal 1° gennaio al 31 dicembre dagli Istituti autonomi per le case popolari su immobili di loro proprietà adibiti ad edilizia residenziale pubblica. Un’altra novità introdotta dalla legge di Stabilità prevede, in alternativa alla detrazione, la possibilità per i contribuenti che si trovano nella “no tax area” di cedere il corrispondente credito ai fornitori che hanno eseguito i lavori.

Tra le più importanti disposizioni intervenute negli ultimi anni si segnalano:

  • l’eliminazione dell’obbligo di inviare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate per i lavori che proseguono per più periodi d’imposta,
  • l’estensione dell’agevolazione, dal 1° gennaio 2015, per l’acquisto e la posa in opera di schermature solari e di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili,
  • la modifica del numero di rate annuali in cui deve essere ripartita la detrazione,
  • l’aumento dal 4 all’8% della percentuale della ritenuta d’acconto sui bonifici che banche e Poste hanno l’obbligo di operare all’impresa che effettua i lavori,
  • l’esonero dall’obbligo di presentazione dell’attestato di certificazione (o qualificazione) energetica per la sostituzione di finestre, per l’installazione dei pannelli solari e per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale,
  • l’eliminazione dell’obbligo di indicare separatamente il costo della manodopera nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori.

L’agevolazione fiscale consiste in detrazioni dall’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) o dall’Ires (Imposta sul reddito delle società) ed è concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti. In particolare, le detrazioni sono riconosciute se le spese sono state sostenute per:

  • la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento,
  • il miglioramento termico dell’edificio (coibentazioni – pavimenti – finestre, comprensive di infissi),
  • l’installazione di pannelli solari,
  • la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

Novità di assoluto rilievo è rappresentata dalla previsione del Sismabonus, in seguito alla devastazione dello sciame sismico che ha colpito il Centro Italia: il Governo ha deciso di emanare il Sismabonus 2017, un nuovo sistema di incentivi per gli interventi antisismici deciso dal Governo. L’obiettivo è di portare gli italiani a spendere complessivamente una cifra di almeno un miliardo e mezzo di euro in interventi antisismici. Per quanto concerne la messa in sicurezza antisismica, la legge introduce una detrazione fiscale del 50%, che sarà valida per gli interventi realizzati dal 1° gennaio 2017 fino al 31 dicembre 2021, con tetto di spesa incentivabile a 96.000 euro e rimborso in cinque anni. L’incentivo cresce a seconda dei risultati raggiunti con l’intervento: sarà infatti riconosciuto un bonus al 70% o all’80% in caso di miglioramento di una o due classi di rischio.




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