Finanziamenti Invitalia: le agevolazioni per il lavoro autonomo

L’Agenzia Invitalia nell’espletamento della sua attività di sostegno alle attività imprenditoriali, assolve al dettato normativo D.L n.185/2000 Titolo II, Legge che agevola l’Autoimpiego, costituisce lo strumento di sostegno e di supporto all’avvio (start up) di piccole attività imprenditoriali da parte di soggetti di disoccupati o di soggetti in cerca di una prima occupazione. Il dettato normativo, la cui gestione è affidata ad Invitalia, l’Agenzia Nazionale per l’attrazione d’investimenti e per lo sviluppo dell’impresa, sancisce la concessione di agevolazioni finanziarie (contributi a fondo perduto e mutuo a saggio d’interesse agevolato) ed i servizi di assistenza per tre differenti iniziative imprenditoriali:

  • lavoro autonomo (in forma di ditta individuale),
  • microimpresa (in forma societaria),
  • franchising (in forma individuale o societaria).

In questa guida vediamo di analizzare i finanziamenti che Invitalia eroga a sostegno del lavoro autonomo; le agevolazioni sono rivolte a persone fisiche che vogliono avviare un’attività di lavoro indipendente ed autonoma in forma di ditta individuale. Per chi intende inoltrare la domanda per farne richiesta, deve essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • avere compiuto i 18 anni d’età,
  • essere inoccupato alla data di inoltro della richiesta,
  • essere residente nel territorio nazionale.

Per quanto concerne la sede legale ed amministrativa della ditta individuale deve essere ubicata nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Gli investimenti complessivi non possono superare i 25.823 euro, iva esclusa e la ditta individuale può essere costituita dopo la presentazione della domanda.

Non possono presentare la domanda tutti coloro che risultano occupati ovvero coloro che ai sensi dell’articolo 17 del Decreto Legislativo 185/00 sono:

  1. i titolari di rapporti di lavoro dipendente (a tempo determinato e indeterminato, anche a tempo parziale)
  2. i titolari di contratti di lavoro a progetto, intermittente o ripartito
  3. i soggetti che esercitano una libera professione
  4. i titolari di partita IVA, anche se non movimentata
  5. gli imprenditori, familiari (nel caso di impresa familiare) e coadiutori di imprenditori
  6. gli artigiani.

Per quanto concerne i comparti oggetto di agevolazione, le iniziative imprenditoriali possono essere avviate in qualsiasi settore:

  • produzione di beni (esclusa la produzione agricola)
  • fornitura di servizi
  • commercializzazione di beni.

In particolare sono escluse tutte le iniziative imprenditoriali che rientrano nella:

  • produzione primaria di prodotti agricoli di cui all’allegato I del Trattato CE
  • pesca ed acquacoltura.

Sono inoltre esclusi gli aiuti destinati all’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi.

Gli investimenti sono finanziabili al 100% attraverso un contributo a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato, da rimborsare secondo un piano di ammortamento di 5 anni. Per la gestione viene erogato un contributo a fondo perduto a copertura delle spese effettivamente sostenute nel primo anno di attività e non può eccedere il 50% del totale dei contributi concessi. Nella fase di avvio dell’iniziativa imprenditoriale sono previsti servizi gratuiti di consulenza ed assistenza tecnica e gestionale che Invitalia eroga per un anno, accompagnando il potenziale imprenditore dalla fase di pre-startup a quella di startup.

L’iter per ottenere le agevolazioni prevede la presentazione di una domanda, che dovrà contenere indicazioni in merito al proponente e all’idea imprenditoriale che attestino l’esistenza dei requisiti di legge e il rispetto delle normative sulla tutela della privacy e sull’antiriciclaggio.

Si dovrà attendere la valutazione della domanda che avrà ad oggetto una:

  • verifica formale dei requisiti di ammissibilità
  • verifica di merito sulla fattibilità tecnico-economica dell’iniziativa.

Alla valutazione della domanda, fa seguito la Delibera di Non Accoglibilità, di Ammissione o Non Ammissione alle agevolazioni. In caso di esito positivo si procede alla stipula del Contratto di Concessione delle Agevolazioni, l’atto formale che regolamenta i rapporti e i reciproci obblighi tra Invitalia ed il soggetto beneficiario.



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