Come non pagare una cartella equitalia

Equitalia notifica ai cittadini le cartelle per conto di vari enti creditori (Agenzia delle entrate, Inps, enti locali, ecc.). Se ritieni di non dover pagare gli importi richiesti, puoi difendere le tue ragioni con facilità. Grazie all’assistenza di Equitalia puoi chiedere di sospendere la riscossione e di avere risposta in tempi certi. 

IN QUALI CASI PUOI SOSPENDERE LA RISCOSSIONE

Indice degli argomenti:

Puoi chiedere direttamente a equitalia la sospensione della riscossione degli importi indicati in una cartella, o in ogni altro atto noticato da Equitalia, se le somme richieste dall’ente creditore sono state interessate da:

  • • un pagamento effettuato prima della consegna del ruolo.
  • • provvedimento di sgravio emesso dall’ente creditore;
  • • prescrizione o decadenza intervenute prima della consegna del ruolo; • sospensione amministrativa (dell’ente creditore) o giudiziale;
  • • sentenza che abbia annullato in tutto o in parte la pretesa dell’ente creditore, emessa in un giudizio al quale Equitalia non ha preso parte;

COME E DOVE PRESENTARE LA DOMANDA

È sufficiente compilare il modulo, che trovi allo sportello o sul sito www.gruppoequitalia.it, e spiegare i motivi per cui non devi pagare. Alla richiesta va allegata la documentazione in tuo possesso, ad esempio la ricevuta che attesta il pagamento già avvenuto, il provvedimento di sgravio o la sentenza a te favorevole. Puoi presentare la domanda allo sportello di Equitalia oppure online con il servizio “Sospensione” che trovi nell’area Cittadini o nell’area Imprese del sito internet. In alternativa puoi inviare la richiesta tramite raccomandata con ricevuta di ritorno ai recapiti che trovi indicati nella cartella, oppure via e-mail agli indirizzi indicati nel modulo.

Ricevuta la domanda completa di tutta la documentazione, Equitalia sospende immediatamente l’attività di riscossione e chiede una verica all’ente creditore che dovrà darti un riscontro entro 220 giorni. Nel frattempo la riscossione rimane sospesa. Se i documenti inviati non sono idonei a dimostrare che il pagamento non è dovuto, l’ente creditore ti informa del rigetto della richiesta che hai presentato e comunica a Equitalia di riprendere le attività di riscossione.


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