Guadagnare con Youtube: quali sono le opportunità professionali e come fatturare

Il web che scoperta! Anche gli italiani amano sempre più immergersi ore ed ore davanti al computer e, c’è chi ogni fa della tecnologia e dei Social un vero e proprio mestiere, le cui opportunità professionali sono sempre più allettanti.

Complice dell’esplosione e delle opportunità professionali offerte dal web è la crisi del comparto manifatturiero e industriale. Non a caso sempre più giovani e, anche, meno giovani ricercano un “posto di lavoro” non in fabbrica ma sul web, nei meandri della Rete Internet.

Anche in Italia, tra i tanti sbocchi e nuovi “mestieri” del web, negli ultimi tempi, sta suscitando grande successo vi è quello di diventare uno YouTuber.

Per poter guadagnare con YouTube, ci sono due diverse strade da seguire. Scopriamo meglio come si fa ad iscriversi al programma di partnership di YouTube, quanto è possibile guadagnare e come procedere con la fatturazione degli introiti.


Come si può guadagnare su YouTube

Indice degli argomenti:

Due sono le alternative fornire da YouTube per guadagnare:
1) guardando i video degli altri,
2) pubblicando video propri

Nel primo caso, con il servizio Paid2YouTube, è un sito che consente agli utenti registrati di guadagnare visionando i video sponsorizzati di circa 30 secondi.
Si può guadagnare: 0,118 $ e, se si invitano 35 amici a visionare i video fino a 2,013 $; i guadagni mensili arrivano a 63,92 $ e incrementano con l’aumentare degli amici invitati (referral). Per quanto concerne i guadagni, non sono molto elevati.

Una seconda modalità per guadagnare con YouTube è diventare partner, pubblicando un video su YouTube, viene inserita la pubblicità all’interno dei filmati e si inizia a guadagnare.
Il programma di partnership di YouTube è partito circa dieci anni fa e, da allora, tantissimi utenti sono diventati famosi per gli interessantissimi guadagni ricevuti: c’è anche chi ha guadagnato 100.000 dollari l’anno fino a cifre record di 315.000 dollari. Una vera fortuna!

Come iscriversi al programma di Partnership di YouTube

Per prima cosa per iniziare a guadagnare occorre avere un account AdSense e se si possiede già un account AdSense, occorre presentare una richiesta di adesione al programma di partnership di YouTube.
Una volta presentata la domanda, questa viene valutata dallo staff di YouTube che verificherà il possesso dei requisiti necessari affinchè vengano soddisfatti.
I requisiti necessari per essere ammessi al programma di partnership sono:

  • pubblicare video originali che vengano visualizzati da migliaia di utenti
  • essere proprietari dei video ed essere autorizzati ad utilizzarli

Il video deve essere originale: deve essere creato ex novo, non può essere copiato, modificato da video di altri, non si possono utilizzare video protetti da copyright, non è consentito caricare video che contengono persone che non hanno dato il consenso espresso alla divulgazione delle immagini.
Una volta valutato il video caricato, nell’arco di 1-2 giorni, se in possesso dei requisiti richiesti, il video viene approvato e pubblicato oppure, se viola il regolamento, cancellato da YouTube.

Quanto si può guadagnare con YouTube?

Il pagamento dei guadagni derivanti dalla creazione dei video avviene tramite assegno bancario al superamento dell’importo minimo di 100 dollari.
La percentuale esatta dei guadagni derivanti da YouTube non la si conosce in modo esatta e palese: si parla di guadagni che si aggirano su 2,5 dollari ogni 1000 visualizzazioni. Di questi, il 45% di questi va a YouTube e il 55% al creatore di contenuti.

In effetti, maggiore è il numero delle visualizzazioni, maggiori saranno gli introiti. Anche se può costituire un’ottima opportunità professionale, in effetti, si tratta nella maggior parte dei casi di basse cifre (extra) e non di un lavoro vero e proprio.

Oltre al guadagno, YouTube consente di acquisire notorietà e benefici secondari basta saperli coglierle ed avere doti imprenditoriali.

Fatturare gli introiti derivanti da YouTube

La domanda che ci pone una volta divenuti Youtuber è se e come devono essere dichiarati all’Agenzia delle Entrate i proventi che si percepiscono.

Per il momento in Italia non esiste ancora una vera e propria Risoluzione giuridica o fiscale aprontata sul sito dell’Agenzia delle Entrate che definisca ad hoc come debbano essere dichiarati i guadagni on-line.

Per capire come dichiarare all’Agenzia delle Entrate i propri guadagni online, bisogna rendicontare i guadagni derivanti dalle diverse forme di advertising.

Per procedere con la corretta dichiarazione di questi proventi, devono essere utilizzate le fonti normative che si hanno a disposizione per dichiarare gli altri tipi di reddito previsti dalla normativa fiscale (Testo Unico delle Imposte sui redditi, DPR n. 917/86).

Per l’Agenzia delle Entrate, l’attività di gestione di banner pubblicitari all’interno di un qualsiasi sito o video internet è considerata un’attività economica di tipo abituale, e deve essere gestita mediante l’apertura di Partita Iva.

Questo perchè l’attività di gestione di banner pubblicitari all’interno di video o di altri contenuti multimediali, avviene per 365 giorni l’anno, dato che i video rimangono su YouTube quasi per sempre.

Ecco perchè è consigliabile procedere con l’Apertura della Partita Iva per dichiarare fiscalmente i guadagni, che nella maggior parte dei casi, sono piuttosto esigui e di importo irrisorio.
Si sa che l’apertura della partita Iva ha un costo, legato sia alla consulenza del Dottore Commercialista che ci assiste ma, soprattutto, per quanto concerne i versamenti fiscali e previdenziali obbligatori.

Esercitare l’attività di gestione di banner pubblicitari online è considerata un’attività commerciale abituale e si è tenuti a versare contributi fissi all’Inps per oltre €. 3.200 annui, a meno che non si opti per la Partita Iva forfettaria, che consente di essere esonerati dagli adempimenti Iva, Irap e dalla compilazione degli studi di settore.

Si tratta di un regime fiscale vantaggioso che limita al massimo gli oneri fiscali per il contribuente e si presenta come un regime fiscale da sfruttare. In pratica per gli introiti derivanti da banner pubblicitari, il contribuente potrà emettere la fattura sulla base del compenso maturato versato sul conto corrente dall’Agenzia pubblicitaria.



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